NBA Preview 2015-16, New York Knicks: si può costruire qualcosa di serio

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New York Knicks

15° posto ad Est (17-65)

Roster

PM: Jose Calderon, Jerian Grant, Travis Trice

G: Arron Afflalo, Langston Galloway, Sasha Vujacic

AP: Carmelo Anthony, Cleananthony Early, Lance Thomas

AG: Kristaps Porzingis, Derrick Williams

C: Robin Lopez, Kyle O’Quinn, Kevin Seraphin, Lou Amundson

La stella: Carmelo Anthony

carmeloanthonyIl giocatore da Syracuse rappresenta il faro della squadra newyorkese, da lui dipende il destino di questa franchigia. Senza dubbio Anthony è non solo il miglior cestista del team ma uno fra i migliori top player della lega e, con un set di opzioni offensive senza pari, forse il miglior attaccante in circolazione, sempre che la sua forma fisica sia al 100%. La scorsa stagione ha dovuto finire la sua stagione al rientro dalla pausa per l’All Star weekend per un’operazione al ginocchio sinistro. Melo è il pezzo fondamentale, è lui che manda avanti la baracca in cui non sono presenti altre stelle che possono permettersi di prendere in mano la squadra e trascinarla. Durante la scorsa estate ha rinnovato per altri 5 anni il suo rapporto con la società e spera, anche grazie alla presenza di Phil Jackson e Derek Fisher, di poter mettere le mani sul tanto desiderato anello. Staremo a vedere se l’otto volte All Star riuscirà a rientrare in forma e soprattutto a riacquistare la sua condizione migliore, sia fisica che mentale, che gli ha permesso di essere dominante nelle passate stagioni.

 

L’arma in più: Kristaps Porzingis

Quando lo scorso giugno Adam Silver annunciò la prima scelta dei Knicks al draft, i tifosi presenti al Barclays Center si mostrarono piuttosto delusi ed espressero il loro disappunto. Sicuramente uno smilzo sconosciuto dell’est Europa in America può non attrarre molte approvazioni in un primo momento, ma l’acquisto del lettone rappresenta un’ottima mossa soprattutto in prospettiva futura. L’ex lungo del Siviglia possiede un talento indiscutibile che associato alla sua versatilità può rivelarsi un’arma molto potente. Porzingis è un giocatore atipico per la sua struttura fisica e la sua altezza (2.16 m), in grado di mettere palla a terra come una guardia e delle mani piuttosto educate che gli permettono di far male anche dall’arco. Lo stile di gioco prevede un attacco prevalentemente fronte a canestro anche perché nonostante l’altezza il suo peso non è proporzionato (100 kg scarsi allo sbarco in USA) e sotto canestro tende a faticare nella fase di rimbalzo e in difesa. Ma il 20enne prodigio dall’inizio della Summer League ha già incrementato di qualche chilo la sua massa muscolare e questo può solo accentuare la sua grande autostima e cattiveria agonistica che gli ha permesso di arrivare fin qui. Se lo staff sarà in grado di plasmare al meglio questo atleta, nei prossimi anni il suo nome verrà accostato con molta probabilità ai big di questa lega.

Il coach: Derek Fisher

Il 5 volte campione NBA con la maglia dei Lakers fu assunto dal presidente Phil Jackson affinchè applicasse a New York la tattica del triangle offense, che tanto bene ha prodotto in quel di Chicago e di Los Angeles sotto il comando proprio dell’ex Coach Zen. Ma la sua prima esperienza da allenatore non è stata proprio rosea: una squadra allo sbando senza un’idea chiara del proprio lavoro che ha racimolato meno di 20 vittorie in campionato. Certamente quest’anno Fisher avrà a disposizione un roster più competitivo e la possibilità di poter mostrare quanto assimilato tramite Jackson e diventare un allenatore rispettabile.

Il mercato: veterani e giovani interessanti per un team competitivo

Quest’estate gli innesti da parte della società sono stati decisamente più adeguati alle aspettative di tifosi come quelli di New York. Anche se gli obiettivi di Phil Jackson erano giocatori come Aldridge e Monroe, sono arrivati ottimi veterani come Afflalo e Robin Lopez a cui si aggiungono giovani solidi come Kyle O’Quinn e Derrick Williams. I giovanissimi Grant e Porzingis rappresentano potenzialmente dei futuri All Star e contribuiranno a rendere competitiva e in futura una solida realtà la franchigia.

Le aspettative: stagione di rinascita

Difficile affermare che i Knicks in questa stagione potranno lottare per un ottavo o nono posto ad Est ma quasi sicuramente sapranno rifarsi dallo scorso disastroso anno. I piani di Phil Jackson mirano a una costruzione graduale di una squadra vincente, potendo approfittare dello spazio salariale creato e nella prossima free agency firmare una superstar da affiancare ad Anthony. Le basi per la ricostruzione sono buone ma dovranno mostrarsi solide a partire da novembre per poter vedere se la squadra procede nella giusta direzione, altrimenti si dovrebbe considerare l’idea di cedere Melo tramite una trade a febbraio e ripartire nuovamente da zero.

Redazione BasketUniverso

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