NBA Preview: Oklahoma City Thunder, voglia di riscattarsi e raggiungere le Finals

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Oklahoma City Thunder

Primi a Ovest nel 2012-13

oklahoma

Roster:

Russell Westbrook, Reggie Jackson, Derek Fisher / Thabo Sefolosha, Jeremy Lamb, Diante Garrett / Kevin Durant, Perry Jones, Ryan Gomes, Andre Roberson / Serge Ibaka, Nick Collison / Kendrick Perkins, Steven Adams, Hasheem Thabeet.

westbrook-durant-getty-storLa Stella: Kevin Durant

Ormai da tre anni è tra i candidati per l’MVP della stagione regolare e tra i favoriti per il titolo, ma ogni volta Kevin Durant è tornato a casa a mani vuote, se si escludono i titoli di miglior marcatore. “Sono stanco di arrivare secondo” aveva dichiarato la scorsa stagione, dopo aver perso 4-1 le Finals contro il suo diretto avversario Lebron James, ma questa cattiveria agonistica si è presto scontrata con gli infortuni, non suoi, in primo luogo quello della sua spalla Russell Westbrook. Il playmaker dei Thunder non rientrerà prima di qualche settimana dall’inizio della stagione e Durant sarà chiamato a spingere al massimo fin da subito. Ai Playoffs della scorsa stagione KD ha dimostrato di avere così tanto talento da poter caricarsi la squadra sulle spalle per una serie intera, quella vinta contro gli Houston Rockets, ma nemmeno il migliore di sempre potrebbe resistere praticamente da solo contro una squadra organizzata come i Memphis Grizzlies. Dopo essersi fatto in quattro contro i Rockets quindi ennesima delusione per Durant, che quest’anno avrà un’altra occasione, gli obiettivi sono sempre gli stessi: anello ed MVP.

L’arma in più: Russell Westbrook

Sarà scontato, ma senza Russell Westbrook questi Thunder non sono una squadra da titolo. Lo hanno dimostrato lo scorso anno, incontrando enormi difficoltà ai Playoffs e venendo poi eliminati dai Grizzlies; Westbrook, per quanto lo si possa criticare in quanto a decisioni di gioco, rimane uno dei migliori playmaker dell’intera NBA, capace di mettere in piedi cifre pazzesche e dotato di un’esplosività e un atletismo fuori dal comune. Senza di lui Durant non può vincere, ma Westbrook dovrà vedersela con l’infortunio ancora per un po’. Nel frattempo sarà sostituito da Reggie Jackson, ottimo, ma Russell è un’altra cosa; se non avesse a fianco il numero 35 sarebbe a mani basse l’uomo franchigia di questi Thunder, ma forse vincerebbe molto meno in quanto a partite, con lui in campo, però, OKC diventa automaticamente una contender.

Il coach: Scott Brooks

Nel 2010 vinse il premio di Coach dell’Anno, da molti è considerato un sopravvalutato che vince così tante partite solo grazie al talento di Durant e Westbrook. Scott Brooks però con questi Thunder ha raggiunto le Finals due anni fa e ogni anno è sempre tra i favoriti per ripetersi, lo scorso anno non è stato fortunato, abbandonato da Westbrook sul finire della stagione regolare, ma staremo a vedere se con i giocatori a disposizione ripeterà l’exploit del 2012. Non è sicuramente uno degli allenatori migliori in circolazione, il suo playbook non è al livello di quello di coach Popovich e la sua difesa non è certo intensa come quella di Thibodeau, ma a soli 48 anni si può ancora migliorare tanto.

sd1Il mercato: confermato Fisher e poco di più

Il mercato degli Oklahoma City Thunder non è stato certo tra i più movimentati, le uniche mosse in entrata sono state la conferma di Derek Fisher dopo la seconda metà di stagione scorsa e l’ingaggio di Ryan Gomes, mentre in uscita è partito Kevin Martin, l’anno scorso sesto uomo. Proprio la partenza di Martin darà più spazio a Thabo Sefolosha e, soprattutto, a Jeremy Lamb, che quest’anno potrebbe esplodere. Lamb ha già fatto vedere ottime cose in Summer League e pre-season, è un grande tiratore e un discreto atleta e potrebbe essere davvero utile ai Thunder uscendo dalla panchina. OKC ha poi pescato bene al Draft: Steven Adams, 12esima scelta assoluta, si è subito fatto notare e potrebbe presto sostituire un deludente Kendrick Perkins alle prese con continui infortuni.

Aspettative: se Durant e Westbrook stanno bene, si punta alle Finals

Inutile nasconderlo: quando hai due talenti in squadra come Russell Westbrook e Kevin Durant, ogni anno devi per forza puntare a portare a casa il titolo. Due anni fa erano ancora giovani e inesperti, se quest’anno si presentasse di nuovo l’occasione certamente sarebbe più preparati. A Ovest il primo posto se lo giocano OKC e i San Antonio Spurs, i Playoffs sono un altro sport, ma nonostante tutto il roster è attrezzato per affrontarli al meglio.

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Francesco Manzi

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