Nemanja Nedovic: “La gente ci prenderà più seriamente d’ora in poi. Dopo il Real eravamo furiosi”

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L’Olimpia Milano stravince al Pireo. L’Olympiacos di David Blatt va al tappeto sotto i colpi terribili di Mike JamesVlado Micov e Nemanja Nedovic (a questo link la cronaca della gara). Una notte magica che fa pensare a quell’ormai lontano 2014, anno dell’ultima vittoria al Pireo di Milano e dell’ultima partecipazione ai playoff dei meneghini. Nemanja Nedovic, assoluto protagonista della gara con 20 punti mandati a referto (18 dei quali nel secondo tempo), è stato intervistato dai colleghi di eurohoops.net: il serbo ex Malaga ha parlato della gara di venerdì e di quella con il Real Madrid, persa per un soffio negli ultimi minuti, ha parlato del suo gioco e del lavoro che l’Olimpia e Pianigiani stanno portando avanti meticolosamente. Di seguito i punti più importanti dell’intervista:

Non so se questa vittoria è un segno (in riferimento all’ultima vittoria milanese nel 2014, anno chiuso con la qualificazione ai playoff), so solo che ora la gente ci prenderà più seriamente. Il nostro lavoro è uscire e andare a combattere e giocare duro ogni sera, dopo la sconfitta con il Real Madrid eravamo davvero molto arrabbiati, sapevamo che potevamo vincere quella partita. L’Oly durante l’anno perde 2 massimo 3 partite qua a casa, abbiamo fatto un lavoro straordinario, soprattutto con la difesa. 

Cosa vi ha portato a questa reazione dopo la gara con il Real Madrid?

La rabbia, in modo particolare io ero veramente in disappunto con quanto è accaduto mercoledì. Ho giocato male e sapevo di dover reagire. Anche nel primo tempo al Pireo non riuscivo ad esprimermi al meglio, poi c’è stata una svolta: negli spogliatoi il mio compagno Curtis (Jerrells) mi ha consigliato di attaccare maggiormente il ferro, che seconda lui era una delle mie migliori qualità, e non di limitarmi a tirare da tre. Ha avuto ragione. 

Sapete che dovete raggiungere i playoff, senti la pressione dell’ambiente milanese?

Assolutamente no, nessuno ci mette pressione. L’unica che pressione che sentiamo siamo quella che noi stessi ci mettiamo addosso, dobbiamo essere bravi a giocare lucidamente e senza paura. Oggi l’abbiamo fatto, eseguendo alla perfezione il gameplan.

Infine una domanda sul nuovo Nedovic..

E’ stata la prima estate in cui ho lavorato davvero sul mio gioco e sulla mia condizione fisica. Ogni anno dal 2014 è stato importante per me, il mio obbiettivo è migliorare ancora e portare la mia squadra a vincere sempre di più, vogliamo i playoff e non ci fermeremo.

 

 

Matteo Gualandris

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