Boston Drummond

Perché Boston ha sfruttato l’ “hack-a-Drummond” pur essendo sopra di 30 punti?

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Questa notte i Boston Celtics non avevano il controllo del loro destino nell’In-Season Tournament. Tuttavia, con la vittoria per 124 a 97 sugli Chicago Bulls di Andre Drummond, Boston ha fatto un passo avanti verso i quarti di finale della competizione.

Per avanzare, Boston doveva battere i Bulls di almeno 23 punti e sperare che i Brooklyn Nets battessero i Toronto Raptors. Sebbene i Celtics abbiano dominato i Bulls per tutta la partita, hanno utilizzato alcune tattiche astute per assicurarsi una vittoria di oltre 23 punti. In vantaggio per 111 a 79 a poco più di 7 minuti dalla fine del quarto quarto, Boston ha commesso un fallo intenzionale sul centro dei Bulls, Andre Drummond. Il due volte All-Star non è famoso per i suoi tiri liberi, visto che non ha mai realizzato più del 61% dei suoi tiri a cronometro fermo nei suoi 10 anni di NBA.

Il centro ha poi sbagliato entrambi i tiri dalla linea della carità e i Celtics hanno continuato a cercare di aumentare il loro enorme vantaggio. L’allenatore dei Celtics, Joe Mazzulla, ha dovuto affrontare le critiche della panchina dei Bulls per questa strategia di “hack-a-Drummond”, rendendosi conto che non tutti erano a conoscenza della situazione del differenziale di punti, secondo Jay King di The Athletic.

“Joe Mazzulla ha detto che si scusa con Andre Drummond per averlo hackerato nel modo in cui hanno fatto i Celtics, ma che la squadra voleva massimizzare le sue possibilità nel TSI. Ha detto di aver spiegato a Billy Donovan, allenatore dei Bulls, della situazione incrociato con la gara tra Nets e Raptors e di avergli detto che non c’erano problemi”.

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