Dopo il caso del post con teorie negazioniste pubblicato su Facebook, Pietro Aradori è stato intervistato dall’edizione online del CorSera. Il giocatore della Fortitudo ha voluto precisare di non essere un negazionista e si è detto disposto a vaccinarsi contro il Covid-19 appena possibile. Insomma un netto passo indietro che speriamo possa chiudere questa vicenda.
Non dovevo pubblicare quel posto, erano parole pesanti che non dovevo riprendere, ho sottovalutato la portata di quelle frasi ma non immaginavo una reazione così forte, sui social farò più attenzione d’ora in poi. In questo periodo siamo tutti distanti e l’ho condiviso per sapere cosa ne pensavano i miei amici. Dopo un anno di sacrifici siamo ancora chiusi in casa e si vedono pochi miglioramenti, allora mi sono chiesto, come tutti, se siamo sulla strada giusta, non so se si poteva agire diversamente ma i provvedimenti presi finora non sono serviti a molto. L’emergenza c’è e io l’ho vissuta da vicino, ho avuto amici ricoverati, alcuni miei compaesani sono morti e ho anche aiutato a raccogliere fondi per gli Spedali Civili di Brescia, non sono uno che vive con le fette di salame sugli occhi. Il vaccino? Quando toccherà a me lo farò senz’altro.
Foto: FIBA

Il basket è una malattia di famiglia.
Diplomato al liceo classico all’ombra delle millenarie mura ciclopiche di Alatri, nel cuore della Ciociaria, poi laureato in lingue presso l’Università di Roma Tor Vergata e successivamente studente del master “Comunicare lo Sport” della Cattolica a Milano.
Sono giornalista pubblicista, istruttore minibasket e (quasi ex) playmaker, sono stato responsabile marketing e comunicazione del Basket Ferentino (A2).
A Novembre del 2017 sono diventato direttore responsabile di BasketUniverso.