Pistoia – Trieste, le pagelle: Wright, Peric e Mosley protagonisti della vittoria giuliana, non bastano Mitchell e Peak all’OriOra

Pagelle Serie A

ORIORA PISTOIA

Mitchell 7: buon esordio per l’ex Cantù, che insieme a Peak, prova a mantenere vive le speranze dei padroni di casa fino alla fine, dimostrando, come sempre, di essere l’ultimo a mollare. Non bastano però le sue “magie” per far vincere Pistoia. Chiude con 18 punti, 5 rimbalzi e 4 assist.

Bolpin 6: quando è chiamato in campo dà sempre il suo contributo, sfruttando al meglio i minuti che Ramagli gli concede.

Della Rosa 5: una gara senza infamia e senza lode quella del giovane pistoiese. Limitato dai troppi falli non sfrutta nel migliore dei modi la fiducia del suo coach, tentennando sia in attacco che in difesa. A sua parziale giustificazione il fatto che non può essere lui a portare, da solo, alla vittoria all’OriOra.

Peak 7,5: le sue penetrazioni e le sue triple sono la costante che tiene in partita la OriOra più o meno per tutti  i quattro quarti di gioco. La difesa giuliana spesso fatica a tenere le sue fiammate in attacco e il numero #4 sfrutta al meglio queste lacune, ma non basta solo lui per vincere le partite. Al termine della gara sono 19 i suoi punti.

Krubally 5: cerca in tutti i modi di aiutare la sua squadra, ma la scarsa precisione al tiro lo penalizza moltissimo in questa serata. Sono molti, infatti, i tiri sbagliati dal centro americano, che solo a rimbalzo riesce a dimostrare il suo vero valore (10 a fine gara). Questo, sommato ai 13 punti finali (la maggior parte realizzati a risultato ormai acquisito), però, non lo salva dall’insufficienza. Da lui ci si aspetta sempre di più.

Auda 5: in post basso fa quello che vuole, almeno nei primi due quarti, poi si spegne come il resto della squadra e non riesce più ad essere decisivo come prima. Al termine della gara sono 8 i suoi punti e 6 i rimbalzi.

Di Pizzo SV: non giudicabile perché non scende mai in campo in questa partita.

Martini SV: non giudicabile perché non scende mai in campo in questa partita.

Crosariol 5,5: ci mette l’anima anche nel suo secondo ritorno a Pistoia, cercando di fare quello che può per aiutare la squadra. Non bastano, però, 5 punti e 6 rimbalzi per la sufficienza e la vittoria.

Del Chiaro SV: non giudicabile perché non scende mai in campo in questa partita.

Mesicek 5,5: il suo ottimo terzo quarto rimette in carreggiata Pistoia nel momento più difficile della partita, ma tutto ciò, alla fine, è un fuoco di paglia come dimostra il risultato al termine della gara. Non basta solo questo per vincere.

Odum 4,5: non bene oggi la guardia statunitense, autore di una gara veramente al di sotto delle attese. Impreciso e impacciato non riesce mai a dare la scossa ai suoi nei 24 minuti che coach Ramagli gli concede. Bruttissima prova e conseguente bruttissimo voto.

Coach Ramagli 5: la sua Pistoia comincia bene e le iniziative di Auda e Krubally mettono in grande difficoltà Trieste. Quando però il suo collega trova le giuste contromisure per limitare gli attacchi dei padroni di casa, il tecnico ex Virtus non riesce a controbattere, andando in seria difficoltà. Così, senza la sua guida tecnica, la OriOra si scioglie come neve al sole concedendo troppo campo agli avversari e le fiammate dei singoli, alla fine, non bastano per evitare l’ennesima sconfitta stagionale.

ALMA TRIESTE

 

Coronica SV: non giudicabile perché non scende mai in campo in questa partita.

Peric 7,5: il lungo croato fa tutto: segna, difende e ruba palloni, dando, come suo solito, un grosso contributo per la vittoria della sua squadra. Alla fine sono 16 i suoi punti.

Fernandez 6: non gioca molto in questa gara, a causa di alcuni acciacchi fisici, ma quando è in campo la sua presenza si sente e come. Il play argentino, infatti, dirige come meglio può gli attacchi della sua squadra e mette il suo prezioso mattoncino per la vittoria finale.

Wright 8: il “folletto” americano si conferma uno degli uomini cardine dell’Alma e nonostante qualche sbavatura trascina ancora una volta al successo i giuliani con una partita di autorità e sostanza in cabina di regia. Chiude la sua gara con 16 punti e 4 assist.

Strautins 5,5: gara ancora sottotono quella del lettone, che dopo il grande inizio di stagione ora sta faticando e non poco a trovare la condizione migliore. I cinque punti finali sono un magro bottino e le diverse disattenzioni nell’arco della gara non lo salvano dall’insufficienza.

Cavaliero 6,5: si sveglia solo nel ultimo quarto periodo, ma le sue triple risultano letali per gli avversari, consentendo a Trieste di prendere il largo e di mantenere poi il vantaggio fino al termine. Tanto basta per meritare molto più della sufficienza.

Da Ros 5: rivedibile la sua prova, che conferma ancora una volta le difficoltà che il numero #20 dell’Alma sta incontrando nell’esprimere il suo talento in questa Serie A. Dalmasson gli concede ancora molti minuti ma non sempre questi sono ben ripagati.

Sanders 5,5: non la sua migliore partita in attacco, ma in difesa l’ex Casale si dimostra attento e preciso. Alla fine sono sette i suoi punti, ma la sua prova rimane comunque non sufficiente.

Knox 7: il centro di Tuscaloosa è autore di un’altra ottima prestazione, che gli vale un posto tra i migliori in campo di questa gara. Segna 11 punti e cattura 3 rimbalzi, ma è la sua presenza fisica e la sua astuzia in difesa a fare la differenza in questa partita.

Dragic 7: è lui a dare inizio alla rimonta triestina nel primo quarto, rimanendo poi sempre costante durante l’arco del match mettendo in campo il suo talento e la sua esperienza per far vincere Trieste. Chiude con 11 punti.

Mosley 7,5: sotto le plance si sente nel suo habitat naturale e anche stasera lo dimostra, giocando la sua solita partita di sostanza e portando punti e rimbalzi alla causa giuliana. Al termine della gara sono 7 i punti e 7 i rimbalzi per “The Human Elevator”.

Cittadini SV: non giudicabile perché non scende mai in campo in questa partita.

Coach Dalmasson 7,5: bravo e intelligente nel capire come far ruotare i suoi uomini in questa partita delicata, che rappresentava un vero e proprio scontro salvezza per la sua squadra. Nonostante un inizio rivedibile, infatti, l’Alma riesce a rimediare alla brutta partenza grazie alla gestione dei giocatori del suo coach, che dosa le energie e le forze dei suoi uomini cardine nel modo migliore, ma anche grazie alla strategia adottata in difesa che limita i lunghi di Pistoia, Auda e Krubally. Riuscendo, inoltre, a trasmettere anche quel pizzico di aggressività in più, necessario per portare a casa i due punti.

Fabio Silietti

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