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Pozzecco: “Non c’è altruismo, ha ragione Petrucci: siamo soli!”

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Gianmarco Pozzecco, C.T. dell’Italbasket, ha parlato ad Andrea Tosi de La Gazzetta dello Sport. Qui un estratto dell’intervista.

La Spagna ne ha fuori 7 di quelli che hanno vinto l’Euro­peo ma nessuno si lamenta. Sembra che sia un problema solo italiano. È così?

“La Spagna è un caso a parte ma non capisco come tante Na­zionali siano cosi indifferenti. Mi sembra tutto assurdo. Ognu­no ha il proprio metodo, qual­cuno ha pure un tornaconto personale, parlo delle meno competitive che non hanno gio­catori importanti in EuroLega e in NBA. L’Italia non avrebbe mai perso in Islanda se avesse potuto schierare la squadra migliore”.

Il presidente Petrucci lamen­ta che la Nazionale è rimasta sola. Lei non ha il confronto coi suoi colleghi della Serie A che non la chiamano mai . Coi club manca il dialogo signor Pozzecco?

“Quando ho assunto questo in­ carico non avrei mai immagina­to di trovare così tante difficoltà con le società per la gestione dei loro giocatori. E con i miei colle­ghi finora non sono riuscito a stabilire un vero contatto, lo vorrei ma bisogna che anche gli altri lo vogliano. La verità è che c’è più altruismo tra i giocatori che non tra presidenti, dirigenti e allenatori. Molti di questi sono troppo focalizzati su se stessi”.

È un’accusa forte.

“Continuando a coltivare il pro­prio orticello non si crescerà mai. Non c’è una visione d’insieme. A 50 anni potrei stare zit­to e farmi gli affari miei, ma ho deciso di parlarne perché sono fatto così. Ha ragione Petrucci: siamo soli”.

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