Draymond Green è croce e delizia, amato dai tifosi dei Golden State Warriors e odiato da (quasi) tutti gli altri. Negli anni si è reso protagonista di vari comportamenti anti-sportivi, ultimamente puniti anche severamente dalla NBA come ad esempio il tentativo di “strangolare” Rudy Gobert, che un paio di settimane fa gli era costato 5 partite di sospensione. Atteggiamenti sopra le righe che Rasheed Wallace, uno che di queste cose se ne intende, ha ricondotto proprio ai suoi Detroit Pistons campioni NBA nel 2004.
Wallace ne ha parlato ospite al Gils Arena Show, il podcast condotto da Gilbert Arenas. “È colpa mia, è colpa di Ben Wallace, è colpa di Chauncey [Billups, ndr], è colpa di Rip Hamilton, è colpa di Tyshaun [Prince, ndr], è colpa di Corliss [Williamson, ndr]. Tutti quelli di quello spogliatoio. Perché Green è cresciuto in quello spogliatoio. Uno dei suoi migliori amici era il figlio del GM dei Pistons. Quindi stava spesso intorno a noi, agli allenamenti, in spogliatoio, prima e dopo le partite. Ha sentito il linguaggio differente, sappiamo che c’è un linguaggio diverso quando non ci sono le telecamere. Lui ha sentito tutte quelle cose ed è per questo che ora fa tutte quelle str*****e. Ha imparato quella m***a nel nostro spogliatoio! Io gli voglio un sacco di bene” ha commentato Sheed.
Green è nato a Saginaw, in Michigan, e nel 2004, quando i Pistons vinsero il titolo, aveva 14 anni. Il GM a quei tempi era la leggenda Joe Dumars.
"[Draymond] grew up in our locker room… that’s why he doing the bully sh-t he doing now.”
-Rasheed Wallace on how the 2004 Pistons influenced Draymond Green 👀
(via @GilsArenaShow) pic.twitter.com/ipXErFi3XX
— Bleacher Report (@BleacherReport) December 5, 2023
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