Serata memorabile per Trento: Partizan demolito e qualificazione ancora aperta

Coppe Europee Eurocup

DOLOMITI ENERGIA TRENTO-PARTIZAN BELGRADO 69-54

(15-19, 14-9, 25-8, 15-18)

Serata da “win or go home” per Trento, che si giocava il tutto per tutto contro il Partizan per non abbandonare l’Eurocup. E di sicuro nessuno, tifoso o giocatore, la dimenticherà dato che la squadra di Molin ha giocato una partita ai limiti della perfezione. Precisamente, nel secondo quarto è arrivata la svolta in difesa, e nel periodo successivo quella in attacco che ha permesso di allungare e archiviare la pratica dopo appena 30′. La squadra di Filipovski ha sofferto l’aggressività della Dolomiti Energia, e ha avuto percentuali troppo basse al tiro, soprattutto da due (38%) per poter vincere la partita. Ora, un’ultima giornata non adatta ai deboli di cuore attende tutti i componenti del girone F, che possono allo stesso modo raggiungere i quarti di finali o essere eliminati.

Nei primi minuti Trento cerca di difendere forte, costringendo il Partizan a diverse palle perse, e di appoggiarsi su Williams, rinunciando sistematicamente al tiro da fuori. Tiro da fuori che, invece, funziona molto bene agli ospiti, con Dangubic che si trova un paio di volte con spazio davanti e punisce, firmando il +6. I padroni di casa si sbloccano in attacco con Forray, ma non trovano continuità sufficiente per ricucire totalmente lo strappo. Il primo quarto finisce 15-19. Nel secondo periodo i serbi continuano un momento no in attacco, che si prolunga per quasi 5′, del quale però i ragazzi di coach Molin non riescono ad approfittare. Infatti, dopo aver trovato il pareggio con Ladurner Trento non riesce a segnare con continuità e ad allungare. E l’equilibrio rimane fino alla fine del quarto, perché gli ospiti rispondono al mini-break di Trento e tornano a +1. Un altro canestro di Williams, fermato solo dai falli, chiude la prima metà di gara sul 29-28. Al rientro in campo, la squadra di casa comincia a giocare meglio in attacco, e trova spesso e volentieri canestro. Dall’altra parte, invece, la squadra di Filiposki non riesce a fare lo stesso, e vede gli avversari scappare nel punteggio. L’Aquila continua a giocare in maniera magistrale in difesa, e spesso e volentieri converte in punti le buone azioni messe insieme nella propria metà campo. Con il coast to coast di fine periodo di Morgan è addirittura +18 sul parziale di 54-36. Per i locali inizia a prospettarsi la possibilità di ribaltare il -28 dell’andata, ma il Partizan inizia meglio l’ultimo quarto e risale fino al -11. Allora, Trento deve concentrarsi sul vincere e guadagnare qualche punto: è quello che fa perché torna a +18 con un parziale chiuso dalla tripla di Browne. Il divario, però, non si allarga oltre, anzi negli istanti finali di partita si restringe per la reazione d’orgoglio dei serbi. La partita termina sul punteggio di 69-54.

Trento: Martin 8, Jovanovic ne, Pascolo ne, Conti ne, Browne 13, Forray 3, Sanders 10, Mezzanotte, Morgan 6, Williams 16, Ladurner 4, Maye 9. All: Emanuele Molin

Partizan: Zagorac 2, Paige 5, Dangubic 8, Stefanovic, Jaramaz 7, Perkins 5, Jovanovic ne, Jankovic 7, Radovanovic ne, Thomas 17, Trifunovic 3. All: Saso Filipovski

Edoardo Testa

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