Serie bellissima, la spuntano i Clippers in Gara-7: le pagelle di Spurs-LAC

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Si chiude la serie tra San Antonio Spurs e Los Angeles Clippers e con essa anche il primo turno dei Playoffs 2015. Sono i losangelini a spuntarla al termine di una Gara-7 bellissima, equilibratissima e chiusa con il game-winner di Chris Paul ad un secondo dalla sirena. Vediamo chi sono stati i migliori e i peggiori della serie.

Los Angeles Clippers

Chris Paul 9: Si prende due pause, in Gara-3 e nel primo tempo di Gara-6, ma quest’ultima riesce comunque a deciderla con un gran primo tempo. Nella decisiva Gara-7 è perfetto, segnando canestri importanti e difficili compreso il game-winner che consente ai suoi di strappare la vittoria che gli permette di avanzare al secondo turno.

JJ Redick 8: E’ un tiratore puro e si limita al proprio ruolo, stenta nelle prime tre uscite ma poi si riprende, segnando due triple importantissime nell’ultimo quarto di Gara-7.

Matt Barnes 7: Spesso accoppiato con Leonard, fa molta fatica per tutta la serie. Il suo voto aumenta evidentemente per i 17 punti segnati in Gara-7, che tra l’altro sono anche l’unica volta in doppia cifra nell’arco delle sette partite.

Blake Griffin 9: Se c’era qualcuno che ancora dubitava di lui, ora dovrà ricredersi. Il ragazzo che stentava ai Playoffs è ormai un lontano ricordo: 24.1 punti, 13.1 rimbalzi e 7.4 assist di media nella serie contro gli Spurs. Da sottolineare la capacità di coinvolgere i compagni con oltre 7 assist, più le due triple-doppie mandate a referto e il 10/11 dalla lunetta in Gara-7.

DeAndre Jordan 6.5: E’ il tallone d’Achille di questi Clippers per via dell’Hack-a-Jordan messo in scena da Popovich. Fa valere il proprio atletismo dominando a rimbalzo, ma non si può non evidenziare il complessivo 28/73 (38%) dalla lunetta che costa molto ai suoi.

Glen Davis 6.5: Non gioca molto, ma lo fa con grande passione, aiutando molto ai rimbalzo offensivo.

Spencer Hawes 5: Quando firmò per i Clippers in estate ci si aspettava un giocatore più coinvolto, invece gioca appena tre delle sette partite senza incidere.

Hedo Turkoglu 5.5: Viene chiamato poco in causa, ma tutto sommato non se la cava malissimo.

Austin Rivers 6: Non ci si aspettava potesse decidere una gara di Playoffs, invece è anche grazie a lui che i Clippers vincono Gara-4 (16 punti dalla panchina). E’ il picco più alto della sua serie.

Dahntey Jones sv: Gioca troppo poco per essere valutato.

Jamal Crawford 6.5: Disputa una serie altalenante, bene in Gara-1, Gara-4 e Gara-7. Proprio nell’ultima partita è fondamentale il suo apporto dalla panchina, capace di sostituire al meglio Paul quando lascia il campo nel primo quarto per un problema muscolare.

Coach Doc Rivers 7.5: Si lamenta forse un po’ troppo degli arbitri e infatti viene multato, riesce comunque a buttare fuori i campioni uscenti al termine di una serie combattutissima. Bravo a gestire DeAndre Jordan quando vittima di fallo sistematico.

 

San Antonio Spurs

Tony Parker 6: A causa degli acciacchi non riesce ad essere il playmaker a cui siamo abituati. Perde il duello con Chris Paul, incidendo solo in Gara-7 ma, purtroppo per i suoi, senza risultato.

Danny Green 6.5: Fatica moltissimo, ma gioca una Gara-7 magistrale. Le triple in alcune occasioni stentano ad entrare, lui risponde con una difesa praticamente perfetta su Redick e non solo.

Kawhi Leonard 7: E’ uno dei migliori degli Spurs, si consacra definitivamente in Gara-3 quando affossa i Clippers con 32 punti. Mezzo voto in meno per delle non eccellenti ultime due partite.

Tim Duncan 8: Al pensiero che questa potrebbe essere stata l’ultima serie giocata in carriera dal caraibico vengono le lacrime. Proprio durante la sfida con i Clippers compie 39 anni, ma nessuno se ne accorge. 17.9 punti, 11.1 rimbalzi e 3.3 rimbalzi di media più una buona difesa su Griffin in molte occasioni, l’età è solo un numero per lui.

Tiago Splitter 5.5: Gli Spurs vanno raramente da lui, gioca una serie senza troppe sbavature ma soffre terribilmente la fisicità degli avversari.

Marco Belinelli 6.5: La guardia italiana indossa a pennello l’abito disegnatogli da Popovich. Quando viene chiamato in causa non fallisce e i 23 punti (inutili alla sirena) in Gara-6 ne sono la prova. Ora lo aspetta la free agency, ma gli Spurs potrebbero decidere di rinnovargli il contratto.

Aaron Baynes 5: L’unica partita in cui si fa notare è Gara-1, ma non per meriti propri, facendosi posterizzare da Griffin. Per il resto della serie non brilla, nonostante in alcune occasioni abbia un discreto minutaggio.

Boris Diaw 6.5: Stecca Gara-1, ma per il resto è solidissimo ed un piacere per gli occhi. Dalla panchina è una sicurezza e segna 11.6 punti di media con 3.6 assist, un secondo playmaker sul parquet.

Matt Bonner sv: Il Red Mamba segna appena 6 punti in sette partite, tuttavia gioca troppo pochi minuti per meritarsi un voto.

Patty Mills 6.5: Una validissima alternativa a Parker. Da dietro l’arco è quasi infallibile e tira con il 57% lungo la serie, non riesce a contenere Paul.

Cory Joseph 6: Trova spazio significante solo nel massacro di Gara-3, quando segna tutti e tre i tiri che si prende.

Manu Ginobili 6: Vale lo stesso discorso fatto per Duncan, ma l’argentino ha molte più difficoltà ad imporsi. Gioca buone partite, ma in altre occasioni si fa vedere a malapena. Disputa con l’intelligenza che lo contraddistingue Gara-7, ma nonostante questo gli Spurs vengono eliminati.

Coach Gregg Popovich 7: Per sua stessa ammissione, odia effettuare l’Hack-a-Qualcuno, ma se il regolamento lo consente continuerà a sfruttarlo perché i liberi fanno parte del gioco. Spreme tutto lo spremibile dagli Spurs, che stavolta però non è abbastanza.

Francesco Manzi

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