Serie A, From Zero to Hero, Week #18

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Eccoci tornati con il pagellone settimanale sulla Serie A; di seguito i risultati dell’ultima giornata:

Venezia – Varese 77-93
Milano – Caserta 61-43
Pistoia – Sassari 81-69
Pesaro – Cantù 82-79
Cremona – Brindisi 53-64
Roma – Avellino 72-80
Bologna – Siena 57-54
Reggio Emilia – Montegranaro 89-80

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VOTO 10 – All’eterno Rimantas Kaukenas: tra un paio di mesi spegnerà 37 candeline, eppure riesce a dominare gli ultimi 10 minuti contro Montegranaro con 16 (SEDICI) punti. E’ uno dei giocatori più vincenti della storia del basket italiano, ma è tornato per essere protagonista, non un comprimario qualunque. La parola “perdere” non è nel suo vocabolario. CHAPEAU

VOTO 9 – A OD Anosike: Il campionato italiano sta diventando troppo semplice per “Mr. Double-Double”: 25 punti e 36 di valutazione contro uno dei migliori difensori del campionato tale Marco Cusin. Se si esclude l’esordio, Anosike è sempre andato in doppia cifra per punti realizzati e ben 14 volte alla voce rimbalzi. DOMINATORE.

VOTO 8 –  A Varese ed Avellino vincenti in trasferta: Varese espugna il “Taliercio” riuscendo finalmente a far conciliare il bel gioco con una vittoria che le permette di portarsi nel gruppone a 16 punti che insegue un posto ai playoff. Stesso discorso per Avellino che batte Roma al termine di una partita condotta dall’inizio grazie soprattutto ad uno splendido Will Thomas.

VOTO 7 – Alla GTG Pistoia: Il pala Carrara si conferma un fortino quasi inespugnabile (Solo Roma e Avellino hanno raccolto punti). Questa volta cade la Dinamo Sassari sotto i colpi dell’ex Celtics JaJuan Johnson che finalmente risulta essere decisivo. Il posticipo con Milano della prossima giornata ci dirà molto sulle ambizioni dei toscani.

VOTO 6 – Alla Granarolo Bologna: Dopo l’incredibile sconfitta contro Cremona, i ragazzi di coach Valli rialzano la testa e battono la Montepaschi Siena al termine di una partita poco spettacolare ma di molta sostanza. L’importante era tornare a vincere per porre fine all’incredibile serie di 7 sconfitte nelle ultime 8 partite che sono costate la panchina a Luca Bechi.

VOTO 5 – Alle sconfitte di Roma e Cantù: Per entrambe erano partite da dover vincere ma andiamo con ordine: Roma senza Taylor perde moltissimo in termini di organizzazione ed efficacia offensiva con i soli Goss e Hosley a trovare il fondo della retina. Cantù butta via la partita negli ultimi 10 minuti con un’infinità di palle perse e l’assenza di Leunen può aver influito soprattutto in termini di leadership.

VOTO 4 – Alla Montepaschi Siena: Indubbiamente la squadra è tutt’altra cosa senza Hackett soprattutto nella capacità di creare buone soluzioni in attacco. La vittoria in Eurocup può sicuramente aver influito su una squadra non molto profonda che deve trovare al più presto una nuova identità offensiva. 54 punti sono troppo pochi.

VOTO 3 – A Curtis Kelly e Kyle Johnson: Difficilmente in 25 minuti non si riesce a combinare qualcosa, invece la coppia di Cremona ci è riuscita. In negativo: 0/9 dal campo, 2 stoppate prese e 2 palle perse. Brutta prestazione per Cremona che era reduce da 3 W consecutive contro avversarie degne di nota come Bologna e Siena.

VOTO 2 – Alla Dinamo Sassari in caduta libera: 6a sconfitta nelle ultime 8 gare ma ciò che più preoccupa è la grave involuzione di gioco e di intensità che ha colpito la squadra sarda. Lo stesso coach Sacchetti, artefice della splendida squadra degli ultimi anni, è sembrato in confusione con scelte discutibili. La 6a posizione in classifica è l’unica buona notizia a cui aggrapparsi.

VOTO 1 – Ai 43 punti di Caserta: Record negativo in Serie A per la JuveCaserta.  L’assurdo 0/16 da 3 (2a prestazione peggiore di sempre) non basta a spiegare una simile prestazione. Certo la difesa di Milano ha grandi meriti ma è incredibile come la stessa squadra sia stata in grado di segnare 100 (CENTO) punti solo una settimana fa.

VOTO 0 – Al 3/41 complessivo da 3 di Milano – Caserta: Per raggiungere il 7% bisogna davvero impegnarsi e per giocatori di Serie A è impensabile ottenere un simile risultato (4a prestazione peggiore della storia), con buona pace di Terrell McIntyre —-> 10/10

 

Lorenzo Simonazzi

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