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Shane Larkin risponde alle sanzioni della Federazione: “Mancanza di rispetto nei miei confronti”

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Non è tardata ad arrivare la risposta di Shane Larkin alle sanzioni della Turchia nei confronti suoi e di Scottie Wilbekin, per non aver accettato la chiamata della Nazionale che negli anni scorsi li ha naturalizzati. Oltre ad una piccola multa, entrambi dovranno scontare 5 giornate di squalifica nel campionato turco.

Larkin, che l’anno scorso aveva giocato per la Turchia ad EuroBasket, ha espresso la sua amarezza in un lungo post su Instagram. “Sono rimasto in silenzio su questa situazione con la Nazionale quest’estate, per rispetto dei giocatori che stavano lavorando duro per le qualificazioni, ma ora sento di dover parlare. Mi spezza il cuore come stia venendo gestita questa situazione ed è una mancanza di rispetto per la mia persona basata sulla verità di ciò che è successo ha iniziato la stella dell’Efes.

“La verità è questa: la Nazionale mi ha chiesto di partecipare al camp anche se sapevano già che non stavo bene fisicamente e che sarebbe stato rischioso giocare nelle partite di qualificazione. Ero negli USA e stavo lavorando sul mio corpo, cercando di recuperare da una stagione piena di infortuni e allenarmi per la prossima. La Nazionale mi ha comunque chiesto di venire al camp e di sottopormi a risonanza magnetica alle ginocchia per una diagnosi. Sono volato da Miami a Istanbul e i dottori mi hanno detto che ero in un cattivo stato e che avrei rischiato danni seri al ginocchio a breve e lungo termine, se avessi giocato” – ha proseguito Larkin. – L’anno scorso con la Nazionale mi sono lesionato due legamenti della mano e mi fu detto di continuare a giocare. Ho quindi giocato altri 3 match su quell’infortunio e alla fine dell’ultima partita non riuscivo nemmeno a muovere due dita della mano destra, quella con cui tiro. Non riuscivo nemmeno a sentire la palla tra le mie mani. Nonostante questo ho fatto tutto ciò che era in mio potere, iniezioni, pillole, altri trattamenti, per essere disponibile per la squadra. Non avevo altro da dare, essere al 50% senza la mano destra era solo un danno per la squadra, quindi mi sono operato. Ho saltato 4 mesi con l’Efes e alla fine abbiamo avuto una pessima stagione”.

Shane Larkin ha poi chiuso così: Mi devasta vedere come vengo messo alla gogna quando ho fatto tutto ciò che mi è stato chiesto tranne mettere a rischio la mia salute per giocare con un ginocchio al 70%. Apprezzo davvero tutto ciò che questo Paese ha significato per la mia vita. Per me è una seconda casa e non riesco davvero capire come siamo arrivati a tutto questo, ma immagino che le cose vadano così. Amo la Turchia e la amerò sempre. Indipendentemente da come finirà questa storia, farò del mio meglio per aiutare la Nazionale. Ormai il mio amore per la Turchia va oltre il basket. Nessuna multa o punizione può cambiarlo. Il mio cuore è qui con voi e vi prometto che lo vedrete”.

 

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Francesco Manzi

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