Shaq e Barkley attaccano Mitchell, la riposta pacata del giocatore e quella dei compagni

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Settimo successo di fila e 36 punti (con 6/7 dall’arco) per Donovan Mitchell, ancora trascinatore degli Utah Jazz anche nella vittoria  129-118 sui New Orleans Pelicans.

Numeri che però non bastano per convincere i suoi detrattori che non lo ritengono ancora un giocatore vincente: “Può essere la seconda o la terza opzione per una contender – ha dichiarato Shaquille O’Neal negli studi di TNT -, non basta fare canestro, per essere una superstar bisogna far vincere la propria squadra in tanti modi diversi, lui cos’altro sa fare oltre a segnare?”. Un’opinione condivisa da Charles Barkley: “È un grande realizzatore ma al di là di questo il suo impatto sulla partita è inesistente.

Critiche esposte da Shaq al diretto interessato (“Sei uno dei miei giocatori preferiti ma non hai le qualità necessarie per far fare il salto di qualità alla squadra”) che è sembrato comprensibilmente insofferente, rispondendo così: “Non saprei cosa aggiungere, cosa dovrei rispondere? Sono le stesse cose che sento ripetermi da quando sono entrato nella NBA ma continuerò a migliorare per continuare su questa strada”, ha detto Mitchell.

Una replica molto pacata, al contrario di quella del compagno Rudy Gobert, che nelle scorse settimane era stato attaccato dallo stesso O’Neal a più riprese, rispondendo a tono. Cosa che ha fatto anche stavolta: “Possono dire ciò che vogliono ma se continuiamo così dovranno guardarci e commentare le nostre partite fino a Luglio”.

Anche Mike Conley ha usato la sua esperienza per difendere il compagno: “Lo stimo già da prima di unirmi ai Jazz e non capisco come si possa negate che sia cresciuto tantissimo anno dopo anno, nonostante sia ancora molto giovane”, ha affermato l’ex play di Memphis.

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