Simone Fontecchio

Simone Fontecchio, un ragazzo che ha molto da insegnarci

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Simone Fontecchio è un ragazzo che potrebbe insegnare tantissimo alle generazioni future ma anche a quelle presenti. Ha dovuto conquistarsi TUTTO. Con l’educazione e con il lavoro, senza quelli non si va da nessuna parte. E non viaggiano su binari paralleli, devono stare nella stessa carrozza dello stesso treno, altrimenti non si può arrivare dov’è arrivato lui.

L’esordio nella Virtus peggiore di sempre

A 17 anni sembra essere l’astro nascente del basket italiano. Tutti parla benissimo di questo ragazzino uscito dal settore giovanile della Virtus Bologna e finito in quella che potrebbe essere definita la peggiore Virtus di sempre. Si trova in questo marasma di giocatori e allenatori che però gli consente di avere spazio e modo di crescere, sotto i consigli del fratello maggiore Luca, anch’egli cestista di Serie A2/Serie B con un passato nelle giovanili bianconere.

 

Milano e il rigenerante prestito a Cremona

La retrocessione in A2 delle VuNere lo convince a firmare per l’Olimpia Milano. Probabilmente la miglior peggior scelta della sua vita cestistica. A 21 anni è in un roster di campioni ma non gioca praticamente mai. Eppure Jasmin Repesa crede tantissimo in lui. Non pensa però che sia pronto per meritarsi un posto nelle rotazioni meneghine. Il momento in cui Simone capisce di poter essere un giocatore di alta Serie A è quando si trasferisce alla Vanoli Cremona e cambia il destino della squadra, che passa dal rischiare di retrocedere al giocarsi Final Eight e playoff.

 

Reggio Emilia, una scelta coraggiosa

Il vero turning point della sua carriera però è a Reggio Emilia nel 2019-2020 con Peppe Poeta e Maurizio Buscaglia. I biancorossi riescono a battere la concorrenza della sua ex Virtus Bologna, che aveva appena firmato Milos Teodosic. La garanzia di giocare sempre e comunque è quella che fa la differenza, Fontecchio ha bisogno di dimostrare. Anche questa è una scelta molto saggia. Quella Virtus era tornata in Serie A da una stagione e si sapeva che avrebbe fatto un mercato importante. Eppure lui preferisce non disputare coppe europee a Reggio ma rilanciarsi definitivamente.

 

Quasi Strasburgo… ma Berlino meglio

Dopo una stagione da 25 minuti e 11 punti di media, in estate decide di esplorare il mercato europeo. Sembra vicinissimo alla firma con Strasburgo, formazione di Basketball Champions League e il cui Sports Director è da poco Nicola Alberani, un vecchio volpone del basket italiano. Poi però arriva la zampata dell’Alba Berlino, che gli propone un triennale con grandi possibilità di crescita all’interno del roster e soprattutto il palcoscenico dell’EuroLega.

In Germania inizia a guadagnare minuti con il duro lavoro e il 5 febbraio 2021 c’è la sua consacrazione europea: realizza 21 punti nel derby tedesco con il Bayern Monaco. Nel frattempo è diventato papà della sua amata Bianca ed è perciò un uomo a tutti gli effetti. Siamo al sesto paragrafo ma in tutto questo Simone ha appena compiuto solo 26 anni. L’annata con i tedeschi termina con la vittoria della Bundesliga e Fontecchio è il miglior marcatore dei tedeschi in campionato e in EuroLega.

 

L’Olimpiade che ha cambiato la vita di Simone Fontecchio

Il 2021 è l’anno della sua consacrazione a livello mondiale. L’Italia di Meo Sacchetti compie un vero e proprio miracolo, come tutti ricorderanno. Prima raggiunge le Olimpiadi battendo la Serbia a casa sua e poi va a “tanto così” dal raggiungere le semifinali olimpiche. Gli Azzurri vengono sconfitti solo dai fenomeni francesi. Fontecchio in tutte le occasioni o quasi è il miglior giocatore dell’Italbasket. Disputa un’Olimpiade spaziale: 19.3 punti di media in circa 30 minuti di utilizzo. L’apoteosi è proprio contro la Francia, quando da solo cerca di tenere viva l’Italia fino all’ultimo possesso, una scena da “Davide contro Golia”.

Italbasket- Francia / Tokyo 2020
Fonte: FIBA

E lì arriva il momento in cui il mondo si accorge di Simone Fontecchio e di quanto sia forte, con giornalisti americani che impazziscono per lui.

La firma con gli Utah Jazz è solo la conseguenza di tutti gli step intermedi che il ragazzo ha fatto, compreso il passaggio al Baskonia e anche l’eccellente annata in una formazione come quella spagnola in un campionato difficile com’è la Liga ACB (11.0 punti di media in EuroLega, tra le altre cose).

 

Il futuro agli Utah Jazz

La chiamata degli Utah Jazz ha sorpreso più o meno tutti perché non ci sono stati rumors che hanno preceduto la notizia, come nel caso, per esempio, di Vasilije Micić. Nel giro di un giorno è circolata la notizia che poi è praticamente diventata ufficiale con il tweet di Adrian Wojnarowski. Che la franchigia di Salt Lake City sia convinta di aver trovato un nuovo potenziale Joe Ingles? L’australiano nel 2014 arrivava da una buonissima stagione in EuroLega al Maccabi Tel-Aviv con cui aveva vinto la coppa, ma nessuno credeva che avrebbe potuto fare la carriera che poi ha fatto in NBA.

 

Immagine in evidenza: FIBA

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