Sogno infranto, la Lituania batte l’Italia e vola in semifinale

Home

81-77. Con questo punteggio si conclude il sogno della nazionale italiana che sbatte contro la Lituania e viene eliminata ai quarti di finale di questo Europeo. Ora bisogna rialzarsi immediatamente perchè domani pomeriggio ci attende un match importante contro l’Ucraina che potrebbe garantirci l’accesso al Mondiale del prossimo anno, obiettivo nemmeno immaginabile alla vigilia di questi europei. Inutile recriminare su cosa avremmo potuto fare con Bargnani, Gallinari, Hackett  e compagnia cantante. I nostri stasera avrebbero potuto farcela lo stesso perché 4 punti nel basket sono un’inezia, soprattutto se non segni per più della metà del tempo nel quarto decisivo. Questa Lituania, che non è uno squadrone, ci ha dato fino alla fine la possibilità di prenderci l’accesso alle semifinali ma purtroppo non c’è stato verso. Sono stati giorni in cui abbiamo detto di temere i centimetri Nba di Valanciunas e Motiejunas, invece a farci male sono stati i sottovalutati esterni Kalnietis, Seibutis, Pocius e l’esperienza di Darjus Lavrinovic, con un Cusin gigante in difesa e addirittura miglior rimbalzista del match a quota 8.

L’Italia parte con il solito quintetto ma l’inizio della Lituania è scintillante con un Darjus Lavrinovic sugli scudi e un’intensità difensiva a livelli elevati. Le penetrazioni di Kalnietis e Seibutis danno un 9-2 che rischia di complicare subito i piani di Pianigiani ma una schiacciata di Cusin in contropiede prova a darci la scossa. La strada però è dura e il vantaggio iniziale toglie un po’ di certezze ai nostri ragazzi che sono costretti subito ad inseguire con affanno. In difesa iniziamo a prendere le misure agli avversari che sono però in grado alla perfezione di far valere i loro parecchi centimetri in più. L’uscita di Datome per un ginocchio troppo gonfio fa presagire il peggio ma una tripla di Gentile ci da respiro: 22-15 dopo i primi dieci minuti.

Diener con un bel canestro inaugura il secondo periodo ma Pocius con una tripla prova subito a ricacciarci indietro. Datome non ci sta e risponde alla stessa maniera, dimostrando di essere più forte dei dolori fisici. Valanciunas segna i suoi primi punti del match ma Diener sembra essere in una delle sue serate migliori e ci prende per mano. Nonostante ciò non riusciamo a riagganciarci completamente alla Lituania: Gentile fa solo 1/3 dalla lunetta (fin qui 90% nella manifestazione) ed Aradori con uno sciocco sfondo vanifica un buon contropiede. Pocius ne approfitta e ci punisce con la sua straordinaria mira. Sul 34-26 Pianigiani chiama timeout ed è ben ripagato soprattutto dal punto di vista difensivo con Cusin che fa un lavorone contro i loro centri. Peccato però che a difendere siano anche i baltici che concedono appena una penetrazione a Gentile, impedendoci di avvicinarci. Due liberi di Seibutis interrompono il breve digiuno lituano che ritrova un comodo +8 sul 36-28. Belinelli risponde con una bella penetrazione e un facile appoggio in campo aperto di Cinciarini ci consente di arrivare a -4. Ogni volta però che siamo lì per ristabilire la parità i lituani sono bravissimi a ritrovare il canestro e a serrare la difesa. La svolta tanto desiderata arriva nel minuto finale con Belinelli che veste con autorità ed efficacia i panni del leader. I suoi liberi e un gioco da tre punti di Cinciarini ci fanno arrivare al -1.  Un positivissimo Kalnietis buca ancora la nostra difesa ma un bellissimo faid away ancora del Beli a fil di sirena ci permette di arrivare all’intervallo lungo sotto soltanto di una lunghezza (40-39). Un’Italia brava a reagire sia psicologicamente che tatticamente al netto svantaggio iniziale riesce ad essere in partita completamente, per poi cercare di giocarsi le sue cartucce nel secondo tempo.

Marco Belinelli, i suoi 22 punti non sono stati sufficienti per riuscire nell’impresa

Il terzo quarto è quello più temuto dagli azzurri in cui hanno mandato in fumo le partite con Croazia e Slovenia e quasi rischiato di compromettere quella con la Spagna. Datome con un gioco da tre punti non concretizzato ci dà il primo vantaggio della nostra partita che rimane però effimero.  Lavrinovic controsorpassa ed una palla rubata con canestro seguente di Kalnietis sembra rievocare i recenti fantasmi. Ancora il nostro capitano però con una bomba sulla zona avversaria ci trasmette l’energia giusta. La formazione baltica tenta ancora di allungare ma non ci intimorisce anzi, con un parziale di 9 a 0 arriva un 50-53 che sembra lanciarci prepotentemente. Kalnietis impatta con una tripla ma gli azzurri sono mentalmente presenti e con un super Cinciarini torniamo a mettere il naso davanti. La Lituania risponde a dovere e torna avanti ma una grande penetrazione con schiacciata finale di Belinelli ci consente di andare sopra di uno prima della bagarre finale (58-57).

Pietro Aradori, ha avuto serate decisamente migliori

D’un tratto però, il buio più totale. Gli azzurri hanno il black out più grande del loro europeo nel momento peggiore. Se non segni per i primi sei minuti dell’ultimo quarto di una gara secca è difficile poi avere speranze di successo. Il nostro attacco è frastornato dall’asfissiante difesa lituana che non ci fa creare tiri puliti da prenderci e ci costringe a scelte di gioco difficili ed assurde. Il disagio azzurro è però totale e si estende su entrambe le metà campo con una difesa che non riesce a pareggiare gli errori dell’attacco ma anzi facilita il gioco offensivo dei rivali con i lunghi che si affacciano troppo spesso vicino il nostro canestro. Pianigiani al secondo timeout del quarto deve dare la scossa decisiva: ora o mai più. Il messaggio arriva nelle teste dei giocatori che tornano a difendere forte. Per recuperare però serve soprattutto segnare e due liberi di Belinelli interrompono un digiuno maledettamente troppo lungo (72-60). L’Italia si riprende all’improvviso come se nulla fosse successo, approfittando di un relax baltico forse troppo anticipato. Il tempo stringe ma a 45 secondi dal termine potrebbe accadere l’episodio che ti cambia completamente la partita. Dopo il nostro – 6 con Gentile la Lituania ci regala palla sulla rimessa: la sfera arriva ad un Aradori sin lì poco utile alla causa  (due azioni prima aveva già sbagliato un comodo lay up da sotto), che si intestardisce in una difficile penetrazione e perde palla. Kainietis, sin lì impeccabile ci regala uno 02 dalla lunetta che sembra quasi un segnale divino ma Aradori di nuovo in penetrazione si mangia un altro comodo appoggio al tabellone e a questo punto anche i più inguaribili ottimisti devono arrendersi. Sull’ 81-74 la difficile tripla mandata a segno da Belinelli sulla sirena è la sintesi del nostro cammino in terra slovena: iniziato fra mille dubbi e perplessità, ha avuto un successo che non ci aspettavamo, ma ci lascia parecchio amaro in bocca ugualmente.

GRAZIE LO STESSO RAGAZZI ![banner]

Bernardo Cianfrocca

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.