Steve Nash: lettera aperta ai tifosi in cui ringrazia tutti

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Nella storia di uno sport ci sono giocatori che vengono ricordati per qualche gesto particolare e poi ci sono quelli che non hanno colpi per cui non riesci a dormire, che non fanno schiacciate da Top Ten della giornata, ma che comunque non dimenticherai mai.
Un esempio può essere John Stockton, egli non aveva nel suo repertorio il gancio-cielo di Abdul-Jabbar per shaq-vs-steve-nashesempio, eppure oggi tutti quanti ci ricordiamo della “Stockton to Malone” e del play ex Utah non possiamo dimenticare i più di quindicimila assist in carriera. Steve Nash fa parte di questa stirpe.
Il talento canadese nato a Johannesburg ha segnato l’ultimo quindicennio della nostra NBA attraverso la distribuzione di un numero infinito di assist: 10335 in 1217 partite. Posto che Stockton e Kidd sono inarrivabili per tutti (Stockton sicuramente, Kidd è leggermente più facile ma devi iniziare a collezionare assist a 17 anni in NBA), Nash è il primo dei “normali”, se così si può definire uno con più di 10000 assist in NBA, e difficilmente superabile nel giro di pochi anni, soprattutto perché l’unico nella Top Ten di questa classifica è Andre Miller che di anni ne ha 38. Il solo che ha delle speranze per potersi avvicinare al podio è Chris Paul che però spegnerà trenta candeline il prossimo 6 maggio.
Tutte queste statistiche ci fanno capire quanto Steve Nash sia stato un mostro del gioco e quando il 24 ottobre ha annunciato il ritiro, anticipando i tempi visto il solito problema alla schiena e ai nervi, tutti quantiSteve Nash vs Jason Kidd siamo rimasti dispiaciuti, chi più, chi meno, perché ci siamo resi conto del talento che stavamo perdendo.
Un grande campione lo si vede anche dalle piccole cose e il post che ha pubblicato su Facebook, ringraziando praticamente tutti coloro che hanno lavorato con lui, è stato la fine gloriosa di una carriera stupenda.

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