Man mano che passano le settimane diventa sempre più concreto il progetto NBA per un approdo in Europa per andare a competere con l’EuroLega. Oggi BasketNews ha fatto il punto, aggiungendo alcune importanti informazioni a ciò che già sapevamo. In primis, la NBA starebbe dando la priorità al coinvolgimento di superpotenze economiche nel mondo dello sport.
PSG e Man City in prima linea
Insomma poco importa se il Paris Basketball sta crescendo esponenzialmente ed è una delle sorprese di questa stagione: l’obiettivo della NBA in Francia è quello di coinvolgere il Paris Saint-Germain, brand molto più famoso e popolare in tutto il mondo. Per lo stesso motivo, la NBA starebbe anche studiando una presenza nel Regno Unito, più probabilmente a Manchester, collaborando col Manchester City che come il PSG è in mano agli sceicchi e quindi ricchissimo. Il Paris Saint-Germain ha già avuto una squadra di basket negli anni ’90, ma all’epoca il club non era sicuramente tra i più celebri del mondo: oggi, anche grazie alla partnership con Jordan Brand, la squadra francese ha molto più appeal.
Di fianco alle squadre “nuove” che stanno dominando (alcune a livello sportivo, altre solo a livello economico) il mondo del calcio europeo, la NBA spera di reclutare tra le proprie fila anche il Real Madrid, col quale ha ottimi rapporti. I Blancos sono la squadra calcistica più popolare del mondo, vincono in tutti gli sport e sono stati protagonisti anche in EuroLega, competizione vinta nel 2018 e nel 2023. Il Real ha una licenza in scadenza con EuroLega e per ora ha preferito aspettare a rinnovarla nonostante la proposta di un accordo di altri 10 anni, per aspettare le mosse della NBA. E se Madrid dovesse cedere alla corte della Lega americana, il Barcellona probabilmente seguirebbe a ruota.
Il ruolo-chiave di Tony Parker
Un’organizzazione che non ha un corrispettivo calcistico ma che è comunque interessante per la NBA sarebbe il LDLC ASVEL Villeurbanne, club che milita in EuroLega dal 2019. Tony Parker sta emergendo come figura-chiave per l’approdo della NBA in Europa: il francese è presidente dell’ASVEL e a febbraio è previsto girerà il continente, andando a colloquio dai vari club europei per presentare il progetto americano. Dalla sua opera di convincimento conseguiranno poi le decisioni di diverse squadre di EuroLega, se rinnovare o meno l’accordo con la competizione al momento più prestigiosa.
E l’Italia?
Per quanto riguarda le squadre italiane, per ovvi motivi la più interessante agli occhi della NBA è l’Olimpia Milano, anche per ragioni economici oltre che per il fascino della metropoli. In tempi non sospetti Ettore Messina, coach e presidente biancorosso, aveva espresso la propria amarezza per la direzione presa dall’EuroLega che avrebbe “perso l’occasione di diventare la Lega di sviluppo della NBA”. Forse un progetto come questo incontrerebbe il favore del leggendario allenatore italiano.
Serbia, Turchia e Grecia non sono invece nei piani dalla NBA, almeno stando a quanto scritto da BasketNews. In questi Paesi ci sono alcune delle squadre più storiche d’Europa, con le tifoserie più calde, ma probabilmente la popolarità di Panathinaikos, Olympiacos, Partizan Belgrado e Fenerbahçe non è quella che la NBA sta cercando per rendere vendibile il proprio nuovo campionato in giro per il mondo.
Quante squadre parteciperanno?
Non bisogna comunque aspettarsi un campionato a 30 squadre come la NBA, e nemmeno uno a 18 come l’attuale EuroLega. Un numero più realistico, secondo BasketNews, sono 10 partecipanti. Sebbene siano tutte ipotesi, potremmo considerare Real Madrid, Barcellona, Paris Saint-Germain, Manchester City, LDLC ASVEL, Milano e una squadra tedesca, preferibilmente con sede a Berlino (o Monaco di Baviera) ma la NBA preferirebbe non coinvolgere la già esistente Alba Berlino, che probabilmente ha poco appeal. All’appello mancherebbero quindi 3 formazioni.
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