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MVP: Austin Daye, Consultinvest Pesaro. Assolutamente impressionante la partita di Austin Daye contro l’Openjobmetis Varese. Dopo aver tenuto a galla da solo Pesaro per tutto il primo tempo, è sempre lui a guidare la rimonta della squadra marchigiana con 13 punti nell’ultimo quarto. Alla fine del match l’ex-Spurs chiude con 32 punti (11/17 dal campo), con 8 falli subiti, 10 rimbalzi, una stoppata e 3 recuperi, per una valutazione complessiva di 41.
Vittoria più convincente: Dolomiti Energia Trentino. Lo scontro con Pistoia era il big-match di giornata e oltre alla difficoltà di giocare contro la rivelazione del campionato, Trento doveva affrontare l’aggravante del Palacarrara, palazzetto in cui in questa stagione solo Reggio Emilia è stata in grado di vincere. I ragazzi di coach Buscaglia hanno avuto i nervi e la capacità di mantenere per tutta la partita un piccolo vantaggio, che nonostante i numerosi tentativi di rimonta di Kirk e compagni è bastato a espugnare l’ostico fortino degli avversari.
Sorpresa di giornata: Pasta Reggia Caserta. E dire che la società campana aveva chiesto di rinviare la partita. Martoriata dagli infortuni, la squadra di coach Dell’Agnello è stata in grado di compiere un upset clamoroso contro Cremona, squadra che naviga nelle zone altissime della classifica. Un tale risultato era impronosticabile in condizioni normali, con una rotazione ridotta a sette uomini è risultato ancora più sorprendente.
Stat of the day: +27 della Betaland Capo d’Orlando contro Bologna. È quasi record per l’Orlandina, che ha vinto con un distacco maggiore solo in un’occasione nell’ormai lontano 2007 (contro Udine, +28). Dopo la vittoria a punteggi bassissimi contro Venezia, quella della truppa di Di Carlo è stata una vera e propria prova di forza contro una diretta avversaria per la lotta salvezza quale l’Obiettivo Lavoro Bologna.
FLOP:
LVP: Andrea Cinciarini, Olimpia EA7 Milano. La sconfitta di Milano passa anche dalle mani del Cincia, che ha giocato solo tredici minuti, ma ha permesso lo strappo con cui Avellino è andata sul +13. Impalpabile in difesa, il numero 20 milanese non si è fatto notare nemmeno in attacco, dove ha chiuso con soli 2 punti realizzati dalla lunetta (0/2 dal campo). Due rimbalzi offensivi e un assist non salvano la prestazione. E dalle statistiche si evince un altro dato importante: -21 il +/- del play della nazionale, +17 quello di Mantas Kalnietis, realizzatore di 15 punti con 6 assist. Ora il Cincia rischia di vedersi rubare il posto in quintetto…
Sconfitta meritata: Dinamo Banco di Sardegna Sassari. Non termina più il momento-no della Dinamo, che contro gli storici rivali di Brindisi raccoglie la quarta sconfitta consecutiva. Se è vero che Sassari ha mostrato il carattere necessario tornando sotto nell’ultimo quarto dopo essere stata sotto di 18 punti, è altrettanto vero che il gioco espresso nei primi 20’ di gioco abbondanti è stato disastroso e ingiustificabile. Si spera che ritorno di Kadji e l’ingaggio di Akognon possano restituire linfa ad una squadra che, ad oggi, ne ha bisogno come il pane.
Delusione di giornata: Olimpia EA7 Milano. Domenica pomeriggio contro la Sidigas Avellino si è interrotta l’imbattibilità casalinga in regular season dell’Olimpia Milano. A deludere non è tanto la sconfitta in sé, ma il modo in cui è maturata. Dopo essere stati anche a -13, i meneghini si rimboccano le maniche e riescono a ribaltare la partita e trasformare il -13 in +12, ma giocano i minuti finali con supponenza e il karma, per mano del giustiziere Leunen, castiga la squadra di Repesa.
Statistica da non ripetere: 15 punti nel primo tempo per la Manital Torino. La pesantissima sconfitta di Torino al Taliercio contro Venezia (73-57) poteva essere ben peggiore considerato il bilancio dei primi due quarti: gli uomini di Vitucci hanno segnato 8 punti nel primo quarto e 7 nel secondo, per un totale di 15 all’intervallo, record negativo in Serie A dagli anni ’60. Imbarazzante la prestazione offensiva della squadra piemontese, che ha chiuso la prima metà di gioco con il bilancio rovinoso di 6/29 al tiro.
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