Top&Flop NBA: Spurs sempre più vicini ai Warriors, Cavs sempre più lontani. Bene Thomas, scomparso Chandler

Home NBA

sascle-141119-756

Top Team – San Antonio Spurs

I San Antonio Spurs sono sicuramente la squadra più in forma del momento. 11 vittorie di fila nelle quali subiscono poco meno di 91 punti per 100 possessi ( a livello stagionale sono loro i primi con 93.3) e segnano sempre più di 100 punti, tranne nella vittoria contro i Cavs quando si son fermati a quota 99.

Da sottolineare proprio la prestazione del 14 gennaio con la quale hanno interrotto la striscia positiva da 9 vittorie dei Cavs: vittoria in casa contro LeBron e i suoi dopo una brutta partenza e recuperando uno svantaggio in doppia cifra. Questa squadra è spesso oscurata dallo spaventoso record dei Golden State Warriors, non dimentichiamo che la differenza tra i record delle due squadre è di 2.0 partite e che anche quella degli Spurs è una delle migliori partenze nella storia della lega. Pop e i suoi saranno impegnati in una semplice doppia sfida contro Lakers e Suns, poi sarà la volta del big match contro i Golden State Warriors, fondamentale per stabilire chi ad oggi è una spanna sopra agli avversari.

Da menzionare anche i Boston Celtics che nella notte si sono arresi ai Mavericks all’overtime ma che sembrano in netta ripresa come confermano le vittorie contro Wizards e Pacers, diretti avversari nella corsa per l’ingresso ai PO; bene anche i Toronto Raptors che nonostante l’assenza di Carroll consolidano il loro secondo posto con 5 vittorie consecutive

Flop Team – Phoenix Suns & Cleveland Cavaliers

Philadelphia ha 4 vittorie su 14 match (nella notte ha sfiorato la quinta) da quando ha firmato Ish Smith. I Phoenix Suns sono collassati da quando Eric Bledsoe ha saputo di dover saltare le restanti gare della stagione. Ad oggi esprimono probabilmente il basket peggiore della lega come conferma la larghissima sconfitta subita contro i T’Wolves domenica. Come i Suns, Minnesota ha vinto solo 1 match nelle ultime 10 partite e questo fa capire la gravità della situazione.

E’ stata una settimana decisiva per i Cleveland Cavaliers che hanno giocato contro Warriors e Spurs. Per la prima volta da quando sono al completo James e compagni hanno avuto la possibilità di confrontarsi con le rivali della Western Conference e i dati sono allarmanti: ad oggi Cleveland è molto distante dal duo Spurs-Warriors. Dopo una buonissima partenza all’ AT&T Center si sono fatti rimontare e e sconfiggere dagli Spurs, mentre nella notte sono stati letteralmente massacrati dai Warriors che hanno chiuso con oltre 30 punti di vantaggio e sono stati in testa per tutti i 48 minuti.

NBA: Charlotte Hornets at Boston Celtics

Top Player – Stephen Curry & Isaiah Thomas

C’è poco da fare, la lega è ormai nelle mani dei piccoli che col passare del tempo si sono saputi adattare. Il gioco è sempre più veloce, sempre più improntato su tiro, spaziature e ritmo e l’importanza dei play in ogni squadra è sempre maggiore. I due giocatori che di più hanno impressionato negli ultimi giorni hanno un fisico da persone normali, uno si aggira intorno al metro e novanta, l’altro non raggiunge i 180 cm. Stiamo parlando di Isaiah Thomas, entrato in punta di piedi in NBA ed in grado di segnare quasi 22 di media uscendo spesso e volentieri dalla panchina che diventano quasi 27 in 33 minuti negli ultimi 4 match. I Celtics stanno risalendo e devono ringraziare soprattutto il loro leader offensivo che in stagione è sceso solo una volta sotto i 12 punti realizzati, contro i T’Wolves il 21/12 quando però ha messo a referto 12 assist.

Stephen Curry ha dominato i Cavs nella notte con 35 punti e 7 triple, ma non è stata l’unica super prestazione degli ultimi 7 giorni. Nonostante i Warriors abbiano collezionato per la prima volta in stagione due sconfitte in soli 7 giorni, Steph ha garantito 38 punti sia contro i Pistons che contro i Nuggets dove però ha perso palla sul possesso decisivo ai danni dei Gallo. Nonostante ciò non possiamo che toglierci il cappello davanti ad un giocatore che continua a prendersi più di 10 triple a gara (27/55 nelle ultime 4) e a non scendere mai sotto il 50% al tiro. Misterioso.

Flop Player – Tyson Chandler

Tyson Chandler è un giocatore che si è sempre esaltato nei momenti decisivi, quando c’era da lottare per qualcosa. Sicuramente la situazione che si è venuta a creare a Phoenix lo tormenta, sia a livello emotivo che tecnico. Spesso infatti i Suns giocano senza veri lunghi o comunque in modo molto disordinato, il che non valorizza Chandler. Dopo aver firmato un contratto a circa 16 milioni annui in estate tutti ci aspettavamo qualcosa in più da lui che invece è già sul mercato, ma senza possibili acquirenti. In stagione non arriva ai 6 punti realizzati e agli 8 rimbalzi catturati, ma il problema principale non sta nei numeri che non sono mai stati il punto forte di Chandler. L’atteggiamento non è quello che lo ha sempre contraddistinto e l’apporto difensivo è calato notevolmente, non è accettabile da uno dei migliori rim protector della lega degli ultimi anni una sola stoppata negli ultimi 8 incontri, soprattutto se vieni pagato 16 milioni.

Luca Diamante

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.