La GeVi Napoli è alla sua seconda partecipazione nella storia alla Supercoppa italiana di pallacanestro.
Il clamoroso trionfo in Coppa Italia del Febbraio 2024 ha consentito al club di patron Grassi e soci di sedere al tavolo delle prime della classe in questo attesissimo evento. Il precedente storico è datato 2006: anche in quel caso il canale di accesso al torneo fu conquistato per mezzo della vittoria della Coppa Italia qualche mese prima, e soltanto la Benetton Treviso di un super Marcus Goree impedì all’allora Eldo Napoli di sollevare un secondo trofeo nello stesso anno.
Oggi Napoli è guidata dal profeta Igor Milicic, un coach apprezzatissimo nel panorama cestistico italiano, e ha tutta l’intenzione del mondo di provare a giocare brutti scherzi alle superfavorite della competizione. Ecco tre motivi per cui la GeVi Napoli potrebbe alzare il primo trofeo di Supercoppa della sua storia.
-
La leggerezza dell’outsider in gara secca
Napoli si presenta alla competizione da sfavorita. Milano, Bologna e Venezia ad oggi rappresentano una dimensione in cui i partenopei non sono inseriti ma faranno di tutto per raggiungerla nei prossimi anni, viste le ottime ambizioni del club. Le poche aspettative potranno alleggerire la testa degli uomini di Milicic come accaduto in Coppa Italia qualche mese fa, sede in cui la GeVi sconfisse la capolista del campionato Bologna, la forte Reggio Emilia e la super corazzata EA7 Milano in finale. In semifinale Sabato sera l’avversaria sarà la Virtus Bologna di Banchi, apparsa in grossa difficoltà fisica nell’ultimo torneo amichevole a Creta e forse priva di uno dei suoi migliori giocatori (Isaiah Cordinier). Le gare secche sono sempre una grossa occasione per sgambettare le favorite!
2. Ottime impressioni nel pre-campionato
Il roster della GeVi è molto più completo dello scorso anno. In particolare, oltre allo switch di tutti gli americani, sono stati ingaggiati Kasper Treier e Thomas Woldetensae, giocatori di buon livello che offriranno a Milicic qualche soluzione in più a gara in corso. Napoli ha vinto il trofeo Lovari di Lucca battendo al fotofinsh la Reyer Venezia (77-76) e dominando la finale con la Bertram Tortona (81-71 al termine di un match con picchi anche di +20. Nonostante le poche settimane di allenamenti, si è intravista già un’ottima organizzazione difensiva con l’alternarsi di più soluzioni tra cui una zone-press a tutto campo fastidiosissima.
3. Kevin Pangos vuole riprendersi la scena
Kevin Pangos è stato, fino a pochissimi anni fa, uno dei migliori playmaker dell’Eurolega, guadagnandosi la stima dei Cleveland Cavs che hanno deciso di affidargli un posto nelle rotazioni nella stagione 2021.
L’esperienza a Milano sotto la guida di Messina ha danneggiato molto l’immagine di Pangos. Il play canadese ha sofferto qualche noia fisica di troppo, ma aldilà di ciò non ha mai ricevuto la fiducia che richiedeva da coach Ettore, motivo per cui a stagione in corso è avvenuto il suo trasferimento a Valencia. Pangos si vuole rilanciare, ha firmato a Napoli perché desidera un ruolo da assoluto protagonista in una squadra che, pur non essendo una top europea, ha tanto entusiasmo. Dalle prime uscite stagionali ha mostrato una buona condizione, sperando che riesca a disputare una stagione serena dal punto di vista fisico.
Leggi anche: Tre motivi per cui la Reyer Venezia potrebbe vincere la Supercoppa LBA 2024!
- Le nuove point-guard incantano nella prima giornata di LBA! - 29 Settembre 2024
- Inizia la Regular Season LBA: il nostro pronostico sulla classifica finale! - 27 Settembre 2024
- Rivoluzione Scafati? In tre rischiano il taglio - 25 Settembre 2024