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Tutte le City Edition NBA 2022-23, dalla più brutta alla più bella

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In settimana sono state presentate le nuove canotte NBA City Edition per la stagione ’22-’23. Abbiamo deciso di stilare una classifica dalla più brutta alla più bella. Nota: gli Utah Jazz sono l’unica squadra a non aver presentato una nuova divisa e non compaiono in questa classifica.

 

#29 – Charlotte Hornets

Eccola, la barzelletta dell’anno. A quanto pare CLT è l’abbreviazione con cui la città è conosciuta in America, oltre a essere la sigla dell’aeroporto. Peccato che leggendo queste tre lettere, l’aeroporto di Charlotte non sia la prima cosa che viene in mente. Quando a indossare la maglia sarà LaMelo Ball, con il suo #1 che andrà a completare la parola “clit”, il disastro sarà completato.

 

 

#28 – Golden State Warriors

La rosa è la protagonista di questo design e simboleggia le donne influenti nel mondo NBA e WNBA. Se il primo fiore all’interno del logo è stilizzato ed elegante, il secondo, che unisce canotta e pantaloncini, ricorda i completi di squadre di promozione con sponsor dai loghi ingombranti.

 

 

#27 – Sacramento Kings

Quando i Sacramento Kings spariranno, più che per i loro successi sul campo, saranno ricordati per le iconiche divise viola. Quale idea migliore, quindi, di rimpiazzare il viola con un grigio triste che rispecchia le prestazioni della squadra? Se volete un bel pigiama, siamo sicuri che non servirà mettersi in fila.

 

 

#26 – Washington Wizards

La spiegazione ufficiale è che questo rosa, con il motivo floreale sui fianchi debba richiamare ai fiori di ciliegio per cui è famosa la capitale. Peccato che il resto del mondo colleghi la fioritura di questi alberi Giappone e non a Washington. Sarà poi divertente vedere uno slenderman alto 2.20m come Kirstaps Porzingis vestito come un evidenziatore scolorito…

 

 

#25 – Los Angeles Lakers

La nuova city edition dei Lakers rinuncia al classico gialloviola e adotta un look minimalista. Il prodotto finale, però, non è né elegante né innovativo e sembra più un’uniforme da allenamento che un’edizione speciale. Vuota e triste, questa canotta rappresenta alla perfezione presente e futuro dei Lakers.

 

 

#24 – Phoenix Suns

La presentazione suggerisce che i colori all’interno del numero e il timido motivo sui fianchi siano un tributo alle popolazioni indigene dell’Arizona. Sinceramente, però, lo sguardo fatica a concentrarsi sui singoli elementi quando lo sfondo della divisa è da pugno in un occhio.

 

 

#23 – Indiana Pacers

Senza dubbio qui non manca l’elemento innovativo, con la city edition dei Pacers che è totalmente diversa da tutte le divise precedenti. La presa di distanza dai colori tradizionali rappresenta l’inizio di una nuova era per i giovani Pacers in rebuilding, ma il ricamino dorato non ci convince per niente.

 

 

#22 – Portland Trail Blazers

Ecco un’altra uniforme con tema aeroportuale: la banda colorata sulla nuova city edition dei Blazers è un riferimento a colore e motivo del pavimento dell’aeroporto di Portland (PDX). Per quanto simbolico potesse essere l’aeroporto negli anni ’90, è lecito chiedersi se a Portland non ci fossero simboli più rappresentativi di una moquette…

 

 

#21 – Oklahoma City Thunder

Fare meglio dell’anno scorso non era difficile, con i “pigiamini” di OKC che erano diventati lo zimbello della lega. La city edition di questa stagione non è esaltante ma solida, attributo che ben si sposa con la fascia laterale della canotta, che rappresenta il terriccio rosso caratteristico del suolo dell’Oklahoma.

 

 

#20 – New York Knicks

Sembra che i Knicks abbiano fatto copy-paste e riproposto la city edition dello scorso anno. Il richiamo è alle divise di fine anni ’90 / inizio 2000, ma storicamente l’uniforme dei Knicks non è mai cambiata radicalmente. L’elemento nostalgico, di conseguenza, non risalta più di tanto.

 

 

#19 – Houston Rockets

Il piano dei Rockets per le city edition è chiaro: rendere omaggio alle uniformi del passato. Quest’istruzione deve essere stata presa un po’ troppo alla lettera, però, dato che le divise presentate in settimana sono identiche alle city edition dell’anno scorso. Un minimo di impegno in più sarebbe stato apprezzato.

 

 

#18 – Toronto Raptors

Per carità, la combo nero-oro piace e ricorda le t-shirt celebrative dell’unico e indimenticabile titolo della storia della franchigia. Tuttavia, negli ultimi otto anni, ben sette edizioni speciali (contando anche le OVO del periodo Adidas) hanno riproposto gli stessi colori… Si potrebbe anche cambiare, dai.

 

 

#17 – Orlando Magic

Come i Lakers, i Magic hanno optato per un look minimalista, creando un effetto “gessato” con righe più scure e sottili. Tuttavia, questo effetto probabilmente sarà impercettibile sul parquet e il risultato finale, anche qui, sarà quello di una canotta da allenamento un po’ più elaborata.

 

 

#16 – Denver Nuggets

Ennesima maglia che lascia abbastanza indifferenti. Stando alla descrizione ufficiale, la city edition dei Nuggets richiama l’iconica architettura di Denver ma la piccola rappresentazione della skyline sopra l’etichetta della NBA in basso a destra è praticamente impercettibile.

 

 

#15 – Chicago Bulls

Come annunciato dallo slogan che ha accompagnato la presentazione delle canotte, la differenza sta nei dettagli. Così lo sfondo bianco di questa canotta ha in realtà un motivo a “Y”, lettera che richiama al Chicago River che si snoda “a Y” nel centro della città. L’idea è carina, ma se per trovare l’innovazione c’è bisogno di una lente d’ingrandimento, qualcosa non funziona.

 

 

#14 – Dallas Mavericks

Dallas punta ancora sui colori secondari della franchigia: il blu e il verde che hanno caratterizzato le city edition degli ultimi anni. Per proporre uno stile vintage ma mai utilizzato finora, i designer hanno usato un font che emula le insegne al neon degli anni ’70. Idea carina, ma qualcosa non convince del tutto.

 

 

#13 – Milwaukee Bucks

Difficile battere le city edition dei Bucks dell’anno scorso, forse le più belle divise dal rebranding in poi. Milwaukee estende la scala cromatica biancoverde sulle fasce, ma insieme al blu elettrico dello sfondo è un po’ troppo per ambire a una posizione in top-10.

 

 

#12 – Philadelphia 76ers

Da una parte apprezziamo il richiamo al famoso soprannome della città, con un particolare accento su “brotherly love”, messaggio dal grande impatto sociale. Dall’altra è difficile perdere la testa per una canotta completamente bianca, che oltre al classico corsivo dei 76ers non aggiunge elementi grafici di particolare rilievo.

 

 

#11 – Miami Heat

Miami quest’anno ha puntato sull’usato sicuro, proponendo la versione bianca della popolare city edition nera dell’anno scorso. Gli elementi grafici sono gli stessi, con lettere in diversi font e colori a formare la scritta “Miami” sul petto. Anche qui, un punto di penalità per lo sforzo minimo in ambito di creatività.

 

 

#10 – Cleveland Cavaliers

Tra le canotte cromaticamente meno appariscenti non sfigura la city edition di Cleveland, che ripropone il soprannome della città “The Land” sul petto. I colori dei dettagli sono quelli delle divise anni ’80, non particolarmente amate dai fan ma, a nostro avviso, molto riuscite.

 

 

#9 – New Orleans Pelicans

Questo è un giudizio combattuto perché i classici colori del mardi gras, festa che rappresenta al meglio lo spirito libero e multietnico di New Orleans, sta benissimo sulle canotte dei Pelicans. Il problema è che si tratta di un motivo già visto sulle maglie city edition di qualche stagione fa (’19-’20) e il quantitativo di fantasia utilizzato è poco.

 

 

#8 – Memphis Grizzlies

La maglia dei Grizzlies, franchigia giovane, è dedicata ai millennials, generazione in cui si è creata la prima vera fanbase dei Grizzlies. Lo stile che replica i font massicci e 3D degli anni ’90 è un tributo alla cultura hip-hop della città, cresciuta anch’essa in quegli anni.

 

 

#7 – San Antonio Spurs

In contrasto con le proprie divise tradizionali, gli Spurs portano agli estremi le ultime due city edition, che avevano già introdotto fasce e font colorati. Questo stile si ispira alle divise dell’All-Star Game di San Antonio ’96; peccato solo doverle far indossare a uno dei roster più scarsi della storia degli Spurs.

 

 

#6 – Brooklyn Nets

A distanza di due anni i Nets ripropongono la city edition sviluppata in tributo all’artista pop Jean-Michel Basquiat, nativo di Brooklyn. Come la precedente versione in nero, la nuova canotta è molto minimalista e discreta, senza rinunciare allo stile caratteristico dell’arte contemporanea.

 

 

#5 – Detroit Pistons

Detroit abbandona la scritta “Motor City”, caratteristica delle scorse city edition, e dedica la nuova canotta al liceo di Santa Cecilia, adottandone gli storici colori sociali. Che cos’ha di speciale il liceo di Santa Cecilia? Beh è il liceo che ha formato talenti del calibro di Magic Johnson, George Gervin e Jalen Rose…

 

 

#4 – Boston Celtics

Semplice ed elegante, la city edition dei Celtics è un tributo a Bill Russell, icona del basket ma anche della città di Boston. La scritta “Celtics” in un corsivo anni ’60 richiama l’epoca in cui Bill ha militato nei Celtics e sui fianchi 11 diamanti rappresentano i titoli vinti con la franchigia.

 

 

#3 – Minnesota Timberwolves

Questa è forse una delle canotte più particolari del lotto. Minnesota abbandona i classici colori della franchigia e quelli fluo presentati negli ultimi anni per proporre uno stile unico, caratterizzato dall’inedita fascia colorata sul petto. “Unico”, in questo caso, è la parola chiave: ogni canotta prodotta, infatti, avrà una combinazione di colori leggermente diversa, che renderà ogni uniforme diversa dall’altra.

 

 

#2 – Atlanta Hawks

Washington, impara da Atlanta. Il progetto degli Hawks ruota attorno ai peschi della Peachtree Street, iconico distretto della città reso famoso dalla novella (e dal film) Via col vento. Il tentativo di Atlanta di integrare il motivo floreale sulle maglie è riuscito alla perfezione, con il dettaglio color pesca che fa da contorno a un’elegante canotta nera. Un punto in più per il font utilizzato per la scritta “Atlanta”, chiaro tributo all’omonima e pluripremiata serie di Donald Glover.

 

 

#1 – Los Angeles Clippers

Questa è senza dubbio la city edition più bella di tutte; un misto di eleganza e “freshness” difficile da eguagliare. I Clippers omaggiano il famoso torneo estivo Drew League, sempre più popolare e dalla grande tradizione a Los Angeles, riproponendo il corsivo che li ha accompagnati negli anni. È riuscitissima l’innovazione di usare solo lettere minuscole e contorni multicolor, che uniscono l’eleganza contemporanea alla cultura playground.

Niccolò Armandola

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