Van Gundy: “Datome rimane un punto di domanda”

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Coach Stan Van Gundy, classe '59.
Coach Stan Van Gundy, classe ’59.

Parole interessanti quelle di coach Van Gundy, al Detroit Free Press:

“Penso che chiunque non abbia avuto tempo di giocare rimarrà un punto di domanda” riferisce l’ex-coach di Orlando, “non avremo una risposta finché non avranno una chance di giocare e di provare che sono in grado di competere a certi livelli. Penso che nessuno possa dire con certezza di poterlo fare”.
In particolare, riguardo all’azzurro: “Non sto dicendo niente di male, sta giocando bene per ora. Ma il fatto che lo stia facendo ora non vuol dire per forza che possa farlo pure ad alti livelli. Dovremo vedere, se avrà l’opportunità, se potrà competere“.

In tutta risposta, Datome afferma: “Sto ancora aspettando la mia occasione e sto provando ad allenarmi per farmi trovare il più preparato possibile. E’ quello che provo a fare ogni giorno. Sicuramente sono ansioso di avere la mia occasione e di dimostrare ciò che posso fare. Sto ancora aspettando“.

Gabriele Buscaglia

2 thoughts on “Van Gundy: “Datome rimane un punto di domanda”

  1. Gigi è il capitano della Nazionale, ed è offensivo che gli si diano 7 minuti dal 28 ottobre.
    Van Gundy è una specie di sapientino poco flessibile, e si sapeva, ma che lo prenda anche in giro con queste dichiarazioni è poco professionale. Se pensa che Gigi sia una pippa lo dica senza ipocrisie mediatiche.
    Ricordando che anchech Beli si becco’ Doug Nelson all’ inizio che rischio’ di rovinargli il futuro NBA, Gigi, che moralmente e tecnicamente vale come Beli ed il Gallo, e regge la NBA tranquillamente, deve decidere al piu’ presto se fare la muffa o meno.
    Non esiste un capitano in naftalina, c’è qualcosa che non torna.

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