I giocatori della Pallacanestro Varese riuniti a metà campo

Varese, il GM Arcieri: “Squadra con più grinta, sviluppo giovani e vittorie possono andare di pari passo”

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Aspettando la partita di domenica contro la Virtus Bologna, il neo GM Michael Arcieri convoca la stampa per fare chiarezza sulla situazione in casa Openjobmetis: mercato, la vicenda Alessandro Gentile e la vision della nuova dirigenza. coi

Mercato

La necessità c’è, ma la dirigenza non ha fretta di prendere un nuovo giocatore. La volontà di Scola e Arcieri è di continuare ad osservare possibili nuovi acquisti e capire in che modo possano integrarsi alla squadra. Non è da escludere, tuttavia, la possibilità di vedere gli attuali giocatori arrivare fino alla fine del campionato. Forse è innegabile il fatto che a coach Johan Roijakkers al momento manchi un centro titolare – che continua ad essere l’obiettivo principale – ma il General Manager ha evidenziato che la ricerca sul mercato sta prendendo in esame ogni ruolo del roster. Tra numerose incognite e punti ancora da unire però la nuova dirigenza, anche e soprattutto in termini di nuovi acquisti, ha le idee ben chiare: trovare giocatori da far crescere che abbiano la voglia e la volontà di sposare il progetto a lungo termine della Openjobmetis.

L’esonero di Adriano Vertemati e la scelta di Roijakkers

Da quando Michael Arcieri ha cominciato a buttare un occhio sulla Pallacanestro Varese – dopo i primi contatti con Luis Scola verso la fine di ottobre per poi diventare ufficialmente GM poco meno di un mese fa – è diventato sempre più lampante il fatto che la squadra non potesse continuare ad avere come allenatore  Vertemati. Tanto attacco, poca difesa. Una concezione che non appartiene alla nuova visione dirigenziale che ha infatti deciso di sollevare l’ex assistente di coach Trinchieri al Bayern Monaco e affidare la panchina al nuovo condottiero, capace di vincere due partite su due nel ruolo ufficiale di allenatore (entrambe contro Trento) mettendo in campo un gruppo che sembra totalmente diverso, ma che in realtà lavora con più intensità e più concentrazione.

I motivi dell’esonero, a quanto pare però, non riguardano solo la classifica, ma possono essere circoscritti all’interno della nuova visione societaria: più spazio ai giovani, soprattutto italiani, su cui costruire il futuro della società varesina. Non si tratta solo di parole buttate all’aria, ma di fatti tangibili: a Varese, dall’arrivo di Roiajkekrs, Matteo Librizzi è solo il caso più eclatante di giovane tricolore che ha trovato molto spazio all’interno delle rotazioni; ma ci sono anche Guglielmo Caruso quasi inutilizzato con coach Vertemati e Giovanni De Nicolao (titolare nelle ultime due con Trento) a certificare quanto detto poco fa dal GM nel colloquio con la stampa.

La rescissione con Alessandro Gentile

Il rapporto tra Varese e Gentile si è risolto con una rescissione contrattuale e la firma immediata del giocatore con Brindisi, ma nei giorni precedenti alla separazione, tutto sembrava indirizzato sui giusti binari. Il 22 gennaio, il neo GM e l’ex Olimpia Milano escono a cena per discutere della posizione di AleGent: solo un incontro informale di fatto per condividere pensieri sulla squadra e sul momento delicato della stagione. Da entrambe le parti c’è profonda stima e la voglia di continuare insieme per cercare di levare Varese da una posizione assolutamente scomoda, come la zona retrocessione.

Qualcosa però va storto: lunedì lascia l’Enerxenia Arena dopo il litigio con il coach e il giovedì rescinde, per poi essere annunciato a Brindisi. “Gentile si è presentato col procuratore e ha espresso la volontà di lasciare. Noi abbiamo discusso a riguardo e gli abbiamo lasciato la possibilità di cambiare squadra. Io nutro stima per Alessandro. è un giocatore con enorme talento” ha specificato Arcieri, sottolineando anche che “adesso la squadra gioca meglio, con più intensità, ma questo non è dovuto ala sua assenza”. Restare insieme probabilmente non sarebbe stata la scelta giusta, per entrambi.

La nuova vision

Le due partite contro Trento hanno mostrato in maniera piuttosto interessante qual è la direzione: coach e dirigenza sono allineati sull’intenzione di creare una squadra che possa avere una base solida di giovani cresciuti in casa, che arrivino dal settore giovanile o scelti sul mercato. Librizzi, Virginio e Caruso sono i nomi di oggi e  anche del domani, ma è solo l’inizio di una nuova Varese che vuole costruire una mentalità vincente facendo dello sviluppo giovanile un punto di forza su cui costruire il proprio futuro. Due punti che, secondo il GM Arcieri, possono andare di pari passo, evidenziando anche la pronunciata mentalità americana. “Non possiamo rinunciare ad aspetto così importante. Possiamo lavorare sui giovani partendo dai 14, 15 e 16 anni e allo stesso tempo vincere. C’è chi ha paura della retrocessione? Non fermerebbe il processo”. 

Matteo Bettoni

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