Luis Scola

Varese, Luis Scola sulla partenza di Arcieri: “Molto contenti per lui”

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L’ottica con cui quotidianamente lavorano Luis Scola e la Pallacanestro Varese è ben precisa: far sì che la visione di una società, nella sua politica e nel suo sviluppo non sia vincolata alla presenza o all’assenza delle persone. Michael Arcieri, arrivato a Gennaio 2022, ha deciso di lasciare Varese e accettando la proposta della Pallacanestro Trieste svolgerà il ruolo di General Manager nella sua seconda società Italiana dopo Varese, che continuerà sul suo percorso sfruttando quanto di buono è stato fatto dall’ex executive.

“Sarei ipocrita a dire che non sono felice per lui – introduce così l’Amministratore Delegato dei varesini – È un’ottima opportunità per lui per seguire il suo progetto con le sue persone.” Ha fatto molto scalpore la notizia, poi ufficializzata l’altro ieri dalla società, secondo cui Arcieri avrebbe lasciato dopo essere stato eletto Dirigente dell’Anno grazie all’ottimo lavoro svolto.

I saluti di Arcieri hanno sorpreso anche Scola, consapevole però che ottenendo risultati è normale attirare molti interessi. Paolo Galbiati infatti è il nuovo allenatore della Dolomiti Energia Trento; Guglielmo Caruso, che ha chiuso la stagione 2022/23 tra i migliori italiani della Lega Basket Serie A, sarà tra pochi giorni ufficialmente un giocatore dell’Olimpia Milano. Nella scelta di sposare la visione di Trieste invece per Mike Arcieri c’è forse anche la voglia di lavorare con più autonomia chiamato da una proprietà americana a costruire la squadra per la prossima Serie A2 Old Wild West, lasciando il “Modello Scola”.

“Bisognerebbe chiedere a lui, io ho sempre cercato di tenere il mio nome al di fuori. Mike faceva il mercato, Max [Ferraiuolo, ndr] si occupava del settore giovanile. Il nostro è un modello orizzontale, in cui è normale però che ci sia anche una verticalità. Nessuno pensava che Mike sarebbe stato qua per tutta la sua vita. È normale che sia così, nessuno resterà qua tutta la vita, funziona così anche nelle realtà più grandi”.

La Pallacanestro Varese è stata una meta di passaggio, come un trampolino di lancio. La partenza di Arcieri, architetto insieme a Scola di una straordinaria stagione, lascia però inevitabilmente un vuoto che il board varesino deve colmare affidandosi alla propria routine di ogni giorno. Matteo Jemoli, Max Ferraiuolo e lo stesso a.d. argentino avranno non poco lavoro in più da fare, soprattutto adesso che la società ha la necessità di ricostruire la squadra in vista della prossima stagione (per cui è stata fatta la richiesta di partecipazione alla Basketball Champions League), senza individuare necessariamente un nuovo General Manager. Non al momento almeno, visto che “abbiamo risorse abbastanza per far sì che si lavori con le persone che ci sono. Nel caso, una volta che avremo capito che non è abbastanza, cercheremo una persona nuova per questo ruolo. Non si può riuscire però in una settimana. Abbiamo l’obiettivo di sviluppare le persone che abbiamo qua oggi”.

Dunque anche il mercato – Luis Scola non si sbilancia sulle prossime mosse – sarà un affare impegnativo (al momento Matteo Librizzi e Tomas Woldetensae sono a roster per il 23/24), in attesa di vedere anche se si potrà ripartire da coach Matt Brase. Se dovesse arrivare un’offerta irrifiutabile, Varese è pronta a vedere andare via il coach che l’ha fatta rinascere in una regular season da 17 vittorie in 30 partite e cui nome è arrivato anche oltreoceano. Tutto frutto di un risultato che l’Amministratore Delegato Argentino si auspica ovviamente di ripetere l’anno prossimo sperando anche di sbarcare in Europa, dopo aver presentato la richiesta di iscrizione alla Basketball Champions League. Gli esiti per l’ottenimento della wild card dovrebbero essere comunicati alla società dal 28 giugno, non prima.

La parola chiave è sviluppo, di una società che si pone il successo come obiettivo a lungo termine rafforzando i propri mezzi, dopo un’evoluzione rapidissima vissuta nella stagione da ben 36 punti guadagnati sul campo. “Metto la mia ambizione al massimo, io sono molto fiducioso e credo che faremo molto bene. Guardiamo all’anno prossimo con molta fiducia”. Progredire nella crescita è uno dei capisaldi da cui riparte la off season 2023, che per la Pallacanestro Varese rappresenta un nuovo punto di partenza.

Matteo Bettoni

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