Gabe Brown e Vinnie Shahid, Pallacanestro Openjobmetis Varese

Varese presenta Brown e Shahid. “Vincere il campionato” l’obiettivo dalla point guard

Serie A News

Anche Gabe Brown e Vinnie Shahid sono stati presentati ai media: la Pallacanestro Varese ha fatto conoscere i due americani che andranno a ricoprire, nel quintetto titolare, il ruolo di ala piccola e point guard. “Sono molto contento di aver conosciuto questo ambiente e questo modo di vivere la pallacanestro, che è molto importante. Le prime due settimane di lavoro sono state molto intense” affermano entrambi prima di spiegare quali sono le principali differenze che hanno percepito nel salto tra la prima lega islandese (per Shahid), la G-League (Brown, 12.5 punti di media nel 22/23 coi Raptors 905) e la Lega Basket Serie A, giocando le due amichevoli contro Germani Brescia a Sam Massagno lo scorso weekend nella Valtellina Summer League.

L’approdo nel basket italiano

Brown: “Giocatori sono più forti fisicamente rispetto a quello che ho avuto fino ad adesso. Ci facciamo spiegare dagli italiani le diverse interpretazioni del gioco, anche se alla fine si tratta di pallacanestro”.

Shahid: “Il basket più fisico e l’IQ è più alto. Voglio vincere il più possibile. Il livello in generale è molto più alto e nell’adattamento a stare in campo ho trovato diverse differenze, soprattutto nel modo di gestire le rotazioni. Devo capire i movimenti in difesa e come cercare i compagni”.

Le ambizioni

Brown: “Venire qui è stata la migliore possibilità per poter ambire al mio obiettivo, che è quello di giocare in NBA. Posso migliorare e capire questo gioco, che non è diverso ed è fondamentale per ambire a giocare in NBA”

Shahid: “Voglio vincere il campionato. Scendere in campo e vincere”

La posizione in campo

Brown: “Posso giocare da 2, da 3 o da 4 in attacco. In difesa posso marcare dall’1 al 4. Sono disponibile a ricoprire questo ruolo in campo”. 

La differenza con Colbey Ross e Marcus Keene

Shahid: “Sanno segnare molto bene, cosa che so fare anche io. Quello che ci differenzia è la capacità di creare anche per i miei compagni. Ora sono più focalizzato a cercare il coinvolgimento dei compagni”. 

Matteo Bettoni

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.