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Virtus Bologna straripante: Valencia travolta al PalaDozza

Coppe Europee Eurolega

La Virtus Segafredo Bologna cala il poker e infila la quarta vittoria in Eurolega travolgendo 89-59 il Valencia. Quello dei bianconeri è stato un vero e proprio assolo incontrastato: gli uomini di Scariolo hanno infatti subito aggredito la partita puntando su una difesa che stritolato un Valencia apparso troppo molle in difesa e spaesato in attacco come dimostrano anche le disastrose percentuali “taronja” (11/27 da due e 5/33 da tre). Il vantaggio dei bianconeri, privi di Shengelia e trascinati dalle prove maiuscole di Jordan Mickey (16 punti) Semi Ojeleye (14 punti con 3/3 dall’arco) e Isaiah Cordinier (15 Punti), è così via via cresciuto raggiungendo le 24 lunghezze già nel secondo quarto. Una fuga che ha agevolato e non poco il compito di Teodosic e compagni, i quali non hanno tentennato neppure al cospetto dei timidi tentativi di rientro del Valencia e hanno raggiunto il culmine della loro serata sul +32 a una manciata di secondi dalla fine. Da incorniciare la prestazione offensiva, testimoniata da uno strabiliante 64% da due e da un altrettanto eccellente 50% da tre.

Parte forte la Virtus che difende con straripante energia. In attacco le cose vanno altrettanto a meraviglia perché la Segafredo fa circolare bene la palla con continui cambi di lato, colpendo dall’arco con Lundberg e Ojeleye per l’11-4. Dall’altra parte Valencia invece arranca ma prova comunque a stare a galla con i rimbalzi d’attacco. Troppo poco per creare oggettivi pensieri a una Virtus che allunga fino al 14-6 e che costringe Mumbru al timeout per riordinare le idee dei suoi. Minuto di sospensione che non sortisce però gli effetti sperati dal coach spagnolo perché la Virtus, con gli ingressi di Pajola, Teodosic e soprattutto Cordinier, che arriva in un amen a quota 8 punti, continua a fare malissimo a una difesa iberica troppo molle alzando l’asticella del vantaggio sino alle 16 lunghezze di fine primo quarto (24-8). E’ Pajola ad inaugurare la seconda frazione con la bomba che vale addirittura il +19 bianconero; Valencia sbanda in difesa, si fa prendere dalla frenesia in fase offensiva e non riesce a costruire tiri puliti (0/7 da tre iniziale) al cospetto di una retroguardia felsinea che mette in campo un’intensità straripante: un mix che si trasforma in un’iniezione di fiducia pura nelle vene di una Virtus ai limiti della perfezione che può così volare indisturbata a +24.

Sul 35-11 arriva una timida reazione degli spagnoli che trovano ritmo in attacco e piazzano un break di 14-5 (7-0 iniziale) rientrando a -15 (38-23), che diventa -17 con l’entrata di Lundberg che chiude il primo tempo (42-25). I persistenti guai al cronometro ritardano di 5’ l’inizio di una ripresa che comprensibilmente comincia con un po’ ruggine in entrambi gli attacchi. Un vantaggio per la Virtus che quando riesce a sciogliere nuovamente le briglie fa malissimo con le triple ravvicinate di Mickey e Ojeleye e riprende la fuga spingendosi addirittura a +26 (58-32). Le cose si mettono così definitivamente in discesa per la Segafredo che, dopo aver chiuso il terzo quarto avanti 66-42, può limitarsi a gestire ritmi e punteggi nel lungo “garbage time” del quarto quarto raggiungendo il culmine della sua serata sull’89-57 a pochi secondi dalla sirena di fine gara.

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