Milano – Olympiacos, le pagelle: Gudaitis domina, Jerrells stecca, Pianigiani legge male

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L’Olimpia Milano cade al fotofinish con l’Olympiacos, perdendo nelle ultimissime battute una partita di grande intensità.

Le pagelle targate BasketUniverso.

Micov 7-: 15 punti “silenziosi”, senza forzature e cercando anche di mettere in ritmo i compagni, il tutto confrontandosi con avversari diretti tutt’altro che semplici.

Davide Pascolo

Pascolo 6,5: entra per la prima volta a 2’ dalla fine del terzo quarto e contribuisce a dare la scossa all’Olimpia, aumentandone la presenza nel pitturato e la pericolosità in post basso.

Kalnietis 5+: tanto spazio in campo quante poche sono le iniziative prese, gli si chiede prevalentemente un compito di gestione ma tende troppo spesso a nascondersi.

Tarczewski 6-: non demerita ma nel secondo tempo va in calando e commette un paio di ingenuità che alla fine costano care a Milano.

Cinciarini s.v.

Cusin n.e.

M’Baye 6: voto sulla fiducia perché nei 7’ di utilizzo mette comunque in mostra cose discrete.

Theodore

Theodore 6+: il suo ruolo di leader all’interno della squadra è indiscutibile a livello tecnico e carismatico, è sempre lui a prendere per mano la squadra ma troppo spesso tende a isolarsi eccessivamente, mandando fuori ritmo i compagni.

Jefferson 6,5: fin da subito dentro la gara fisicamente e mentalmente, gioca con grande convinzione e mette in mostra buone cose sulle due metà campo.

Bertans 5: parte in quintetto ma non incide, Pianigiani lo lascia a marcire in panchina dopo 5’.

Jerrells 4,5: non trova mai la via del canestro (come testimonia il dato di 1/6 da tre punti) e la pessima scelta nel finale completa il quadro di una prova deludente.

Gudaitis

Gudaitis 7,5: letteralmente dominante sui due lati del campo, fa impazzire i diretti marcatori scegliendo con grande capacità di lettura quando attaccare da lontano e quando ricevere nel pitturato, in area il suo corpo è un deterrente per tutti gli attaccanti greci.

Coach Pianigiani 5: l’ingresso di Pascolo sembra eccessivamente tardivo, la bocciatura di Bertans prematura e Gudaitis probabilmente è stato “spremuto” eccessivamente nel secondo tempo. La sua squadra tende troppo spesso ad affidarsi a Theodore ma comunque comanda il ritmo della gara, nel finale sembra riuscire a prendersi l’inerzia dell’incontro ma si fa ingabbiare dall’alternanza di quintetti piccoli e grandi di Sfairopoulos, invece di proseguire sulla linea che fino a quel momento era stata vincente.

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