I primi 2 mesi e mezzo della stagione dell’Olimpia EA7 Milano di Ettore Messina sono stati deludenti. Le Scarpette Rosse non sono riuscite ad arrivare in finale di Supercoppa Italia contro una formazione che aveva cambiato allenatore circa 3 giorni prima, in campionato hanno avuto il peggior inizio delle ultime 11 stagioni e in EuroLega sono attualmente terz’ultimi, quando l’obiettivo è partecipare almeno i playoff.
Dopo la sconfitta in casa della Dinamo Sassari, priva di play e centro titolari e che aveva iniziato la stagione 1-7, sono uscite voci di sua possibile scelta di Messina di rassegnare le dimissioni, voci poi rientrate in serata perché l’ex San Antonio Spurs è volato insieme alla squadra a Monaco di Baviera per affrontare il primo match del doppio turno di EuroLega. Doppio turno che potrebbe essere decisivo poiché, in caso di 2 sconfitte in 2 gare, allora sì che si potrebbe veramente pensare di cambiare guida tecnica, con Ettore Messina che resterebbe come President of Basketball Operations.
Ecco quindi che vi proponiamo 5 possibili idee che crediamo verosimili per il dopo-Messina: 2 traghettatori, 1 che potrebbe essere una via di mezzo e 2 con cui costruire il futuro.
I traghettatori
Mario Fioretti
Il vice-allenatore è sempre un’ipotesi quando si decide di cambiare un tecnico importante come Ettore Messina. Soprattutto se l’assistant coach è un tuo uomo da praticamente 20 anni. Sarebbe chiaramente un’ “ipotesi ponte” per arrivare a fine stagione, cercare di fare il possibile tra EuroLega e Serie A e rifondare l’estate prossima, lasciando andare alcuni giocatori che hanno terminato il proprio percorso in Olimpia, con Kyle Hines su tutti. Sicuramente non si tratterebbe dell’ipotesi che andrebbe scaldare il cuore dei tifosi ma avrebbe una sua logica.
Jasmin Repesa
Il croato conosce benissimo la nostra Serie A, visto che ci ha allenato fino alla primavera scorsa, e anche l’ambiente dell’Olimpia di Giorgio Armani. Con i meneghini ha anche vinto uno Scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa Italia con una formazione forte ma non proprio imbattibile. Avrebbe potuto fare di più nel biennio all’Olimpia ma è comunque rimasto particolarmente nei cuori dei tifosi biancorossi e potrebbe essere accolto molto bene. Inoltre, un sergente di ferro può essere la soluzione quando le cose vanno male. Forse.
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La via di mezzo
Sasha Djordjevic
Anche l’ex Virtus Bologna ha già allenato l’Olimpia, è stata la sua prima squadra da coach nel 2006-2007, poco dopo il ritiro dal basket giocato. Al momento è solo il C.T. della Cina e quindi potrebbe svolgere il doppio ruolo almeno fino a fine stagione, per poi sedersi attorno a un tavolo per parlare di futuro in base ai risultati e alle volontà di entrambe le parti. Djordjevic, tra l’altro, è stato l’ultimo a strappare uno Scudetto all’EA7 nella stagione 2020-2021 quando sedeva sulla panchina della Virtus. E gli piacerebbe fare uno smacco a Bologna poiché, nonostante quel successo, la Segafredo decise di farlo fuori per puntare su Sergio Scariolo, che n0n è riuscito a ripetere l’impresa.
Gli investimenti per il futuro
Sarunas Jasikevicius
Il lituano ha fatto benissimo allo Zalgiris Kaunas ma ha fallito al Barcelona. Fallito perché, se non vinci almeno un’EuroLega con le squadra che ha avuto nel triennio in cui ha allenato in Catalunya, non esiste altra parola per definire la sua esperienza. La Liga nel 2021 e nel 2023 non sono abbastanza. Rimane comunque un ottimo tecnico che non accetterebbe mai un contratto fino a giugno. Chiaramente è alla ricerca di un progetto e quindi gli devi proporre almeno un triennale per poter lavorare in serenità. Le richieste sarebbero sicuramente importanti da un punto di vista tecnico ed economico però sarebbe anche una grande occasione poiché stiamo parlando di uno che quasi certamente diventerà head coach in NBA nel giro di qualche stagione.
Andrea Trinchieri
Probabilmente la scelta migliore. Ma non la più scontata. Andrea Trinchieri è nato e cresciuto a Milano e all’Olimpia poiché ha fatto tantissimo il coach delle giovanili e poi il vice della prima squadra dal 1998 al 2004. Si tratterebbe di un ritorno a casa per un tecnico che è da moltissimi considerato uno dei migliori d’Europa e che non ha mai avuto l’opportunità di allenare un top team di EuroLega. Ha sempre gestito squadre di medio livello, vedi Bamberg e Bayern Monaco. E ha (quasi) sempre fatto più che bene, se pensate che nel 2021 ha sfiorato le Final Four e l’anno successivo ha comunque raggiunto i playoff. Solo la stagione scorsa ha fallito l’obiettivo e infatti è stato esonerato. Sarà lui il coach su cui Milano punterà per risollevare la stagione delle Scarpette Rosse e con cui proverà a vincere l’EuroLega a partire della prossima annata?
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