Le tante partite rinviate che si stanno accumulando in questi giorni stanno iniziando a mettere in pericolo il proseguo della stagione NBA, visto che gli stringenti protocolli della Lega americana fermano i giocatori a decine appena viene scoperta una nuova positività. Tutti hanno però pochi dubbi: una nuova “bolla” non è fattibile, visto che già la prima aveva richiesto un’incredibile organizzazione e non era piaciuta, umanamente, ai giocatori, costretti per mesi a stare lontani da casa e dalle proprie famiglie.
Aaron Gordon, lungo degli Orlando Magic che è stato nella prima “bolla” infortunandosi però nelle prime partite, su Twitter ha espresso un parere molto onesto: “La situazione sta iniziando a diventare strana… Mi andrebbe bene una bolla se fosse alle Bahamas o alle Hawaii e se potessimo portare con noi la famiglia, la moglie o la fidanzata”. Un piano che forse condividerebbero molti colleghi, ma di difficile attuazione.
It’s starting to get janky…I’d be cool with a bubble if it was in the Bahamas or Hawaii and we got to bring our family/wife or girlfriend
— Aaron Gordon (@Double0AG) January 13, 2021
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