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Andrew Wiggins dice di essere ancora pentito di essersi vaccinato

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Andrew Wiggins nell’ultima stagione è stato per la prima volta All Star e ha vinto il suo primo titolo NBA. Sicuramente il primo dei due traguardi non sarebbe mai stato raggiunto se il giocatore dei Golden State Warriors non si fosse vaccinato contro il Covid-19 prima dell’inizio della stagione. Secondo le leggi della città di San Francisco, infatti, Wiggins si sarebbe trovato in una situazione simile a quella di Kyrie Irving. Motivo per il quale il giocatore è stato sostanzialmente spinto a vaccinarsi dalla dirigenza e dallo staff di Golden State. Una scelta che ha pagato, vista l’importanza di Wiggins nell’economia dei Dubs.

Ma Wiggins non ha mai nascosto la sua avversione ai vaccini, con dichiarazioni discutibili prima di inocularsi la dose e anche dopo. Ora che si può dire che proprio quel vaccino gli abbia dato una chance di competere nell’ultima stagione e vincere il titolo NBA, in un’intervista a FanSided il giocatore ha comunque ribadito di essere tuttora pentito della sua “scelta”. Virgolette d’obbligo perché, come sottolineato dallo stesso Wiggins, non è stata una libera decisione, viste le pressioni esterne.

Ancora oggi preferirei non essermi vaccinato. L’ho fatto, sono diventato un All Star e poi un campione NBA, quindi è andata bene, non ho perso l’anno e ho vissuto la miglior stagione della mia carriera. Ma non mi piace mettermi roba in corpo, quindi non mi è piaciuto vaccinarmi e non mi è piaciuto che non sia stata una mia scelta. Era: o ti vaccini oppure non puoi giocare.

Il prossimo sarà l’ultimo anno di contratto per Andrew Wiggins, che nell’estate 2023 sarà free agent. Nelle ultime settimane si era ipotizzata anche una cessione del giocatore, che nella prossima stagione guadagnerà 33.6 milioni di dollari.

Francesco Manzi

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