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Anthony Davis non ha preso bene l’esclusione dai finalisti per il DPOY

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Nelle scorse ore la NBA ha annunciato i finalisti di tutti i premi individuali della stagione 2023-24, tra questi c’erano anche i 3 giocatori che si contenderanno il premio di Difensore dell’Anno. A Rudy Gobert e Victor Wembanyama, grandi favoriti per la vittoria del DPOY, è stato affiancato Bam Adebayo, che parte sicuramente un passo indietro rispetto ai 2 francesi. Chi non è stato selezionato è stato Anthony Davis, secondo molti meritevole di menzione almeno tra i finalisti. E anche secondo lo stesso lungo dei Los Angeles Lakers, quest’anno in campo addirittura per 76 partite su 82.

Alla vigilia di Gara-2 contro i Denver Nuggets, Davis ha espresso tutta la propria amarezza per l’esclusione dai finalisti per il Difensore dell’Anno. Queste le sue parole a ESPN:

Non lo capirò mai. Non vogliono farmelo vincere, alla NBA non piaccio. Sono il miglior difensore della Lega, posso cambiare dall’1 al 5, posso marcare i migliori giocatori di pick and roll tra i lunghi. Stoppo tiri, prendo rimbalzi. Non so che altro dovrei fare. Ho chiuso con questa storia, continuerò a fare ciò che devo per aiutare la mia squadra a vincere e provare a competere per il titolo. Ho chiuso con premi individuali e tutti gli altri riconoscimenti.

In questa stagione, Anthony Davis ha mantenuto 2.3 stoppate (4° in NBA) e 1.2 recuperi di media. ESPN cita anche alcune statistiche avanzate difensive in cui AD ha eccelso: ad esempio è primo in NBA per difesa in post (0.64 punti concessi per possesso), in Top 5 per difesa in isolamento (0.83 punti concessi per possesso) e tra i migliori nel difendere il ferro (gli avversari hanno tirato con il 60% in layup e schiacciate contro Davis, 10° difesa NBA in queste situazioni, mentre quando il lungo si sedeva in panchina percentuale saliva al 65%, 29° in NBA).

Francesco Manzi

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