Brescia-Pesaro, le pagelle: Bortolani e Kalinoski trascinano la Leonessa, per la VL bene Filipovity

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Brescia chiude con il sorriso la sua stagione regolare, mentre Pesaro incassa la 4° sconfitta consecutiva seppur ininfluente per quanto riguarda la classifica. Queste le pagelle del match.

GERMANI BRESCIA

S. Parrillo 5: Gioca quindici minuti senza mai riuscire ad entrare in partita.

K. Chery 6,5: Dopo un primo tempo non entusiasmante, si accende nel quarto periodo dove cambia marcia su entrambi i lati del campo e segna due triple importanti per il recupero biancoblù.

©️ Germani Brescia

G. Bortolani 8: MVP del match con i suoi 24 punti (career high) tirando in maniera quasi impeccabile: 3/5 da due e 6/7 da tre. Sin dall’inizio è uno dei più attivi della truppa di coach Buscaglia, trascinando i compagni al primo vantaggio. Nei quarti centrali, con Brescia in netta difficoltà, porta comunque il suo mattoncino alla causa. Negli ultimi possessi è Chery che gli ruba la scena, ma la sua partita rimane fantastica anche per quanto riguarda la metà campo difensiva.

J. Wilson 5: Come Parrillo, in poco meno di un quarto d’ora non riesce a farsi notare e, anzi, perde tre palloni.

C. Burns 6: Nel primo tempo si fa vedere molto poco, ma nel secondo riesce a prendere le misure ai lunghi pesaresi e farsi sentire. Inoltre, segna uno dei canestri più importanti del match: quello del momentaneo +2 a 20″ dalla fine.

D. Wills 6: Per lui il discorso è l’opposto di Burns: nel primo tempo entra in campo con tanta energia e si fa vedere sia a livello realizzativo che in difesa con una stoppata e qualche buona chiusura, ma nella seconda frazione non è più lo stesso e infatti coach Buscaglia lo tiene molto a sedere.

T. Kalinoski 7: Assieme a Bortolani è l’anima della Germani. Con le sue triple è riuscito sia a far scappare Brescia nel primo tempo, sia a permettere il riaggancio a Pesaro nel quarto periodo. Sicuramente più importante in fase offensiva che difensiva, chiude con 19 punti con 5/10 da tre e 6 assist.

D. Moss 5,5: Commette tre falli in meno di cinque minuti che lo costringono a guardare da spettatore buona parte dei primi venti minuti. Nel secondo tempo prova a scuotersi con qualche canestro dei suoi e un paio di giocare di pura intensità, ma non è la sua partita.

B. Sacchetti 6,5: Esattamente come la Germani gioca una partita a corrente alternata: a canestri, rimbalzi, assist e difesa quando i suoi sono sull’onda dell’entusiasmo, sostituisce falli evitabili complici anche letture sbagliate (4 falli a 13′ dal termine). Partita sufficiente visto l’apporto a livello di intensità negli ultimi, decisivi, minuti.

All. Maurizio Buscaglia 6: I suoi ragazzi partono bene e in meno di cinque minuti scavallano la doppia cifra di vantaggio, poi però si spengono e subiscono i ritorno di Pesaro. Nei primi minuti del terzo quarto il quintetto piccolo e la zona riescono a creare qualche problema alla squadra di coach Repesa, ma senza d approfittare a dovere quanto di buono fatto in difesa. Ci pensano Chery, Kalinoski e Bortolani, oltre alla complicità netta della Carpegna Prosciutto, a mettere a segno un parziale di 22-8 nell’ultima frazione per portare a casa una gara dalle mille facce.

CARPEGNA PROSCIUTTO BASKET PESARO

H. Drell 6: Dopo un primo quarto non esaltate, cresce e mette a segno qualche bella giocata al ferro. Nonostante ciò, nell’ultimo quarto coach Repesa lo tiene praticamente sempre in panchina.

F. Massenat 5,5: Nonostante i soli 7 punti è stato uno dei giocatori più importanti per il recupero pesarese nel secondo quarto e la fuga successiva. Però nel momento cruciale del match si spegne e la squadra ne risente visibilmente. Pesante la palla persa sul possesso decisivo.

A. Filloy 6: Lo si nota più che altro per quei 5 punti e un recupero in 30 secondi a metà del terzo quarto per tenere, momentaneamente, Brescia alle spalle. Per il resto gioca una partita ordinata senza troppe sbavature.

T. Cain 5,5: L’inizio non è dei migliori e, infatti, la sua squadra non gira. Nonostante ciò, non fa mancare il suo solito apporto a livello di rimbalzi (10), ma ci si aspettava qualcosa di più a livello realizzativo.

Pesaro
Foto Carpegna Prosciutto Basket Pesaro – Luca Toni

J. Robinson 6: Il folletto di Pesaro è stato l’unico a scendere in campo, a livello mentale, sin dalle prime battute. Nel momento di maggior spinta della Carpegna Prosciutto innesca i compagni rimanendo più in dispare a livello realizzativo. Nelle ultime battute sbaglia un paio di triple che si sarebbero rivelate decisive.

M. Tambone 5,5: L’avvio è da dimenticare, però ha la forza di reagire e scrollarsi di dosso il brutto inizio. Segna canestri importanti e mette a segno qualche bella giocata difensiva, ma nel momento della risalita di Brescia subisce gli attacchi dei piccoli avversari senza possibilità di reagire.

P. Eboua 5,5: Così come Tambone parte a rallenty, sbagliando tanto come se non fosse lì con la testa. Prova a reagire andando a canestro e prendendo qualche fallo e con una stoppata, ma si tratta solo di un breve momento della sua non sufficiente partita.

M. Filipovity 7: Senza dubbio il migliore della Carpegna Prosciutto. Gioca una partita silenziosa, ma molto efficace facendosi vedere a rimbalzo e in difesa, ma soprattutto in attacco segnando da tutte le zone del campo: nel pitturato, dalla media e da tre.

S. Zanotti 5,5: Eccezion fatta per una manciata di punti, il lungo di Torino spesso è lento e poco consistente e non riesce a dare veramente una mano ai compagni.

All. Jasmin Repesa 5: L’obiettivo salvezza è stato centrato e, a giudicare da come sono scesi in campo i suoi ragazzi, la mente ormai è già proiettata all’anno prossimo. Repesa ha però il merito di richiamarli subito all’ordine e loro di tornare in gara già nel secondo quarto. Nel terzo periodo la difesa allungata e le mani calde da oltre l’arco hanno permesso di creare un buon margine di vantaggio, poi però interamente sciupato. Pesaro si fa rimontare senza appello, segnando a malapena 8 punti negli ultimi dieci minuti, e la sua tattica di fare fallo sull’84 pari a 15″ dal termine non è stata proprio una scelta dal grande acume tattico visti gli sviluppi.

Kevin Bertoni

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