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Charles Barkley: “Irving andava sospeso, la NBA deve punirlo”

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Charles Barkley e Shaquille O’Neal, ieri sera a Inside The NBA su TNT, hanno parlato a lungo dell’ultimo caso Kyrie Irving, quello del tweet con cui la point guard dei Brooklyn Nets ha diffuso un “documentario” dai tratti anti-semiti. Entrambi hanno condannato le azioni di Kyrie: Shaq chiamandolo “un idiota”, Barkley dichiarando che la NBA avrebbe dovuto sospenderlo per almeno qualche partita.

In particolare Barkley ha sottolineato come il commissioner Adam Silver sia ebreo e ha sottolineato casi simili, come quello di Anthony Edwards durante la offseason. Il giocatore dei Timberwolves aveva insultato sui social alcuni membri della comunità LGBTQ+, ma anche in quel caso non c’è stata una punizione da parte della NBA.

Penso che la NBA abbia sbagliato, avrebbe dovuto sospendere Irving. Credo che Adam Silver avrebbe dovuto sospenderlo. Prima di tutto, Adam è ebreo. Non puoi intascarti i miei 40 milioni di dollari e insultare la mia religione. Non puoi insultarmi. Ne hai il diritto, ma anche io ho il diritto di dire: “No, non guadagnerai i miei 40 milioni di dollari mentre insulti la mia religione”. Hanno commesso un errore. Abbiamo sospeso dei giocatori o li abbiamo multati per insulti omofobi, quella è stata la cosa giusta da fare.

Ho visto che hanno fatto la stessa cosa con il ragazzo di Minnesota [Anthony Edwards, ndr], quando quest’anno ha insultato i gay. Penso che anche in quel caso sarebbe dovuto essere sospeso o multato. Credo che Kyrie sarebbe dovuto essere punito anche per le sue uscite su Alex Jones, perché quel tipo è pazzo. Quando sei qualcuno di così bravo nel basket come lui, le persone ascoltano ciò che dici. Io incolpo la NBA, dovevano sospenderlo. Se uno dei giocatori fa qualcosa di sbagliato, la Lega deve prendere provvedimenti. Non puoi lasciare tutto alle pressioni esterne, avrebbero già dovuto occuparsi della questione.

Francesco Manzi

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