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Come si sono comportati gli italiani in NBA?

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Non tutti hanno potuto vincere l’anello come Belinelli, eppure…

Diciamoci la verità: a parte Nicolò Melli, gli italiani che hanno giocato in NBA hanno ben impressionato, chi più chi meno. Purtroppo non il gigante di Reggio Emilia, che con la maglia dei New Orleans Pelicans non ha fatto la differenza, nemmeno quando è stato chiamato a duellare sul parquet. A questo punto probabilmente sarete in disaccordo con noi, perché secondo voi anche Datome non ha fatto per niente bene. Vero in parte, nel senso che i Boston Celtics sono arrivati a giocare i playoff nel 2015 anche grazie al suo contributo dalla panchina. Sì, è vero, con i Pistons non aveva meravigliato, ma con i biancoverdi qualcosa di buono si è visto. Qualcosa di ottimo si è invece visto quando Belinelli giocava a San Antonio. Ovviamente stiamo parlando della sua prima esperienza in maglia nero-argento, quella del 2013-2015 che gli è valsa il titolo, e non della seconda del periodo 2018-2020, durante la quale ha spesso giocato come 7° uomo e non come 6°. Diciamoci la verità: il cestista nativo di San Giovanni in Persiceto quando è tornato a vestire la maglia dei Spurs non era più adatto a duellare con gli atleti fenomenali della NBA. Fatta questa dovuta precisazione, tra poco parleremo anche di altri italiani che con la pallacanestro a stelle e strisce si sono distinti. Uno su tutti: Gallinari.

Un cecchino dalla media e lunga distanza anche oggi che ha 33 anni

Se Belinelli, come detto, con la casacca degli Spurs ha vinto un titolo NBA, lasciando il segno grazie alle sue triple che in stagione (e non solo in stagione) sono risultate decisive – e dunque tra gli italiani in NBA è stato quello che più di tutti ha reso orgoglioso il Belpaese – non dimentichiamoci però di Gallinari. Danilo, oggi 33enne, ha sempre fatto bene dovunque ha giocato. Con gli Hawks è già arrivato a siglare qualcosa come 1052 punti. Davvero niente male per questa ala che ha militato in carriera anche con i New York Knicks, i Denver Nuggets, i Los Angeles Clippers e gli Oklahoma City Thunder facendo la differenza. Ok, non sarà un MVP alla LeBron James, ma il suo ottimo ball-handling gli ha permesso di non sfigurare davanti ai “mostri sacri” che giocano negli USA.

Mannion ha tutto il tempo per tornare in NBA!

Uno che è stato in NBA e che potrebbe ritornarci presto, vista anche la sua giovane età, è Mannion. Poco più di una stagione disputata con i Golden State Warriors, ed ecco che Niccolò ritorna in Italia accasandosi alla Virtus Bologna. Un flop il suo? Non proprio, nel senso che per essere solamente ventenne ha già fatto intravedere le sue qualità. Chiaramente è ancora un “diamante grezzo”, che può crescere e fare benissimo. Playmaker e al tempo stesso guardia, Mannion secondo noi per spiccare il volo dovrebbe trovare una più chiara collocazione sul parquet. Ci spieghiamo meglio: il suo essere polivalente per adesso non paga, perché avrebbe bisogno di “specializzarsi” in un ruolo. Solo successivamente potrà divenire un cestista completo, in grado di fare la differenza anche in NBA.

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