GeVi Napoli Basket
- Coach: Igor Milicic
P: Kevin Pangos, Giovanni De Nicolao, Stefano Saccoccia
G: Charles Manning, Zach Copeland
AP: Jordan Hall, Thomas Woldetensae
AG: Deane Williams, Kasper Treier, Dario Dreznjak
C: Leonardo Totè, Mabor Dut Biar
La GeVi Napoli Basket è già al lavoro da due settimane per preparare la Supercoppa Italiana in programma il 21 e 22 Settembre, in qualità di vincitrice della Coppa Italia 2023/2024.
Il nuovo volto del roster di Milicic ci suggerisce tanti cambiamenti rispetto alla scorsa stagione. L’obiettivo principale su cui ha lavorato il club riguarda l’allungamento delle rotazioni: Napoli è arrivata particolarmente scarica nel finale di stagione specialmente a causa delle poche risorse impiegabili dalla panchina, nonostante l’allestimento di uno starting-five di livello buonissimo.
Aumentare la fisicità, lavorare maggiormente sulla fase difensiva e creare un gruppo solido e completo. Milicic ha le idee chiarissime.
LA STELLA IN CABINA DI REGIA
Ad oggi Napoli è la piazza ideale per rilanciarsi dopo esperienze negative. Lo ha capito sin da subito Kevin Pangos, esperto playmaker canadese, legatosi al club partenopeo con enorme entusiasmo. A Pangos sono affidate le chiavi della squadra, sarà coadiuvato in regia dal solo De Nicolao che non gli ruberà troppo minutaggio. Gli ultimi due anni sono stati abbastanza complicati tra infortuni vari e un feeling non idilliaco con coach Messina; Pangos è stato per qualche anno tra i migliori playmaker in Europa, leader assoluto delle franchigie per cui vestiva (in particolare Zenit e Barcellona), e si è guadagnato la chiamata oltreoceano dei Cleveland Cavs prima di approdare in Italia. Dispensatore di assist, porta nel tabellino mediamente anche oltre 12 punti a partita. Interpreta il ruolo nella sua accezione classica, porta tanta maturità ed equilibrio nel contesto di gioco ma sa mettersi in proprio nel momento decisivo.
GLI AMERICANI IN POINT-GUARD
Lo scouting di Napoli ha seguito con particolar interesse la Bundesliga tedesca, formando il suo back-court con i profili di Charles Manning e Zach Copeland. Giocatori molto diversi tra loro per caratteristiche: Manning è una guardia che attacca forte al ferro, è dotato di una fisicità importante e non ha affatto mani malvagie dall’arco; Copeland è più estroso, tira molto dai tre punti ed è un ball-handler più fine. I due rappresentano tra loro delle alternative valide per diversi momenti del match.
LA SCOMMESSA
Pedro Llompart ha riposto fiducia in Jordan Hall, giovanissimo 22enne proveniente dalla G-League. Ha esordito in NBA con i San Antonio Spurs nel 2022, disputando un’intera stagione agli ordini del maestro Greg Popovich.
Hall è un giocatore ancora amorfo, non è stato inquadrato nè come ala nè come guardia; i suoi 203 cm consentiranno a Milicic di impiegarlo talvolta per aumentare la fisicità del quintetto. Quanto al bagaglio tecnico, è un giocatore assolutamente promettente con una formazione di pregiata caratura. Il coach sarà assolutamente decisivo nel suo percorso di crescita e nell’ambientamento con il basket italiano.
IL PACCHETTO ITALIANI
Thomas Woldetensae, Leonardo Totè, Giovanni De Nicolao, Kasper Treier (cittadinanza italiana). Un buonissimo salto di qualità sul pacchetto italiani rispetto alla scorsa stagione, in cui figuravano i soli De Nicolao e Lever nelle rotazioni. Woldetensae è pronto a raccogliere i nuovo stimoli che la piazza partenopea saprà trasmettergli per riscattarsi da una stagione non troppo positiva a Varese; tiratore educatissimo e applicazione difensiva le sue specialità. Anche Treier vuole riscattarsi dopo l’ultimo anno a Sassari (poco minutaggio) e può garantire al quintetto in campo minuti di sostanza. La scelta più interessante è l’investitura di Leonardo Totè come centro titolare. Totè richiama alcune caratteristiche di Owens: è un centro moderno, ottimo roller, dinamico e atletico, porta nel pitturato qualche kg in più rispetto al predecessore. La stagione a Pesaro da trascinatore (nonostante la retrocessione) ha convinto il coach croato a intraprendere una scelta comunque molto coraggiosa.
DUE ALI MOLTO DUTTILI
Dario Dreznjak e Deane Williams sono caratterizzati da una fisicità tale da richiedergli, all’occorrenza, minuti nel ruolo di cinque per far rifiatare Totè. Anche lo scorso anno Zubcic e Lever erano talvolta chiamati a tale incombenza, Milicic richiede ai suoi players di potersi improvvisare in vestiti differenti dal loro naturale ruolo.
Williams ha performato in Bundesliga (Oldenburg) con circa 8 punti di media e 5 rimbalzi a partita ed è a tutti gli effetti un classico “giocatore di sistema”; Dreznjak si è distinto nella Lega Adriatica per l’apporto realizzativo che garantisce (quasi 15 punti di media a partita), entrato da ormai due anni in pianta stabile nell’orbita della nazionale croata.
IN ATTESA DEL PROFETA
Dario Dreznjak potrebbe essere una scelta momentanea per Napoli. Per fine Novembre, dopo due anni di infortuni, è pronto al ritorno in campo Dragan Bender, il centrone quarta scelta assoluta al Draft Nba 2016. Napoli, da quel che trapela, avrebbe un accordo di massima con Bender, motivato a rilanciare una carriera che sembrava proiettata verso livelli altissimi. Potrebbe essere per la LBA un approdo di eccezionale rilevanza.
VOTO: 7
Con il roster attuale non è pronosticabile un campionato nel salotto delle prime della classe. L’ago della bilancia potrebbe essere proprio Bender. Nel caso di un suo futuro ingaggio, e sempre nell’ipotesi di un suo buon recupero fisico, Napoli sarebbe a tutti gli effetti una candidata per un piazzamento ai play-off.
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