Drew Crawford

Esclusiva BU, Drew Crawford: “Giorni TERRIBILI, sentivamo i MISSILI sopra di noi! E non mi sono rifugiato a Cipro perché…”

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Drew Crawford è stato uno dei giocatori americani protagonisti degli ultimi anni del nostro campionato di Serie A con le maglie di Cremona, Milano, Brescia e Trento: è proprio a Cremona, nella stagione 2018-19, dove ha trovato i maggiori successi, vincendo la storica edizione della Coppa Italia ed il titolo di MVP della regular season, chiusa a 17.8 punti e 4.4 rimbalzi di media, portando la società di Aldo Vanoli in alto come mai nella propria storia.
Abbiamo raggiunto Drew Crawford per un’intervista esclusiva, ed il giocatore attualmente in forza all’Hapoel Holon in Israele ci ha raccontato alcuni difficili aspetti del vivere e giocare in un Paese attualmente in guerra.
Prima di tutto, come stai? Com’è vivere e giocare in un Paese che è in guerra? Non hai un po’ di paura?
Sto bene, grazie mille, anche se vivo e gioco in un Paese in guerra. La giornata dello scorso 7 ottobre, quando Hamas ha attaccato Israele, è stata davvero spaventosa: mia moglie e io ci siamo svegliati con le sirene d’allarme dei missili, sentivamo bombe esplodere tutto il giorno, abbiamo seguito su X tutto quello che stava accadendo intorno a noi, con i terroristi che stavano entrando nel Paese. Nonostante questo, Israele è una seconda casa per me, ora ci sentiamo sicuri, soprattutto perché mia moglie è israeliana e qui c’è la sua famiglia, quindi siamo contenti di essere qui.
Come hai vissuto i primi giorni e le prime settimane di guerra? Hai pensato di lasciare Israele, pur essendo un Paese che ami e in cui spesso sei tornato a giocare?
I primi giorni dopo l’inizio della guerra tutti i miei compagni americani sono scappati, rifugiandosi a Cipro a spese della società: la mia squadra ha dato la stessa opportunità a me e a mia moglie, lasciandoci liberi di prendere una decisione se restare o andare via fino a che la situazione non si fosse calmata ma abbiamo deciso di rimanere in Israele per stare vicini alla sua famiglia. Sono stati giorni di paura. Sentivamo continuamente allarmi per la città a causa dei missili di Hamas in arrivo e dovevamo correre dentro i rifugi anti-bomba. I missili venivano intercettati in aria dal sistema di difesa israeliano ma sentivamo sempre tanti rumori che ci mettevano paura. In questi momenti abbiamo però preferito continuare a stare insieme, uniti e vicini alla famiglia.
La redazione di BasketUniverso ringrazia Drew Crawford per la disponibilità e gli augura il meglio per il suo futuro dentro e fuori dal campo.
Francesco Manelli

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