Federico Pasquini si racconta a Basketuniverso

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Uno scatto fatto durante l'intervista
Uno scatto fatto durante l’intervista

Ieri Basketuniverso ha intervistato l’MVP del campionato 2011 Omar Thomas e oggi sempre alla Club House della Dinamo, Basketuniverso, ha intervistato il DS della Dinamo Federico Pasquini.

Federico Pasquini, cosa ne pensa di questa campagna acquisti?
E’ stata senza dubbio una campagna acquisti molto importante per questo team. Abbiamo confermato molti giocatori e ne abbiamo preso altri di alto livello. I Green, Thomas e Johnson sono giocatori che nelle partite contro di noi ci hanno dato sempre tanto filo da torcere. Però è inutile sbilanciarsi adesso, sarà il campo a dare la risposta a questa domanda.

Lei è arrivato a Sassari lo stesso anno in cui Sardara ha prelevato la Dinamo e in questi tre anni la squadra ha fatto ottimi campionati. Molti media attribuiscono a lei i meriti di questi risultati, cosa ha da dire in merito?

Non è affatto tutto merito mio. Noi lavoriamo di equipe, siamo una squadra molto solida. Io, Sardara e Sacchetti (Meo ndr) siamo sempre uniti nelle scelte in modo che nessuno si senta solo nel caso ci sia  un momento negativo.  Non bisogna mai piangere davanti alle difficoltà e questo si può fare proprio grazie a questo meraviglioso lavoro di squadra.

Fino al 2011 ha ricoperto il ruolo di capo-allenatore a Capo d’Orlando e altre società e di vice squadre tra cui citiamo anche la Fortitudo, cosa si prova nell’avere sulle spalle un intero gruppo di ragazzi?

Il lavoro dell’allenatore è senza dubbio pesante, però trovo più massacrante il ruolo da DS perché hai picchi d’intensità incredibili, sia fuori che dentro il campo. Un allenatore alla fine della stagione può “staccare la spina” e riposarsi, invece un DS deve essere sempre pronto a trovare il giocatore giusto al momento giusto i qualsiasi momento dell’anno.

Qual è stata l’esperienza migliore da capoallenatore?

Senza dubbio ricordo con piacere l’esperienza a Castelfiorentino (stagione 2006-2007 ndr) in B2 quando con un gruppo formato solamente da giocatori molto giovani siamo riusciti a centrare una semifinale playoff che pareva impossibile a inizio stagione. Ricordo con piacere anche l’esperienza con la NSB Napoli. Con questa squadra il mercato era partito in ritardo ma nonostante le difficoltà economiche eravamo riusciti a portare in Campania giocatori del calibro di Travis Best, Damon Jones e Robert Traylor. Siamo arrivati a giocarci una partita all’ultimo tiro con Varese prima che il presidente dichiarasse bancarotta. Mi dispiace aver dovuto abbandonare quella squadra perché ero curioso di vedere dove sarebbe potuto arrivare un gruppo così unito.

Tra qualche anno vorrebbe tornare ad allenare qualche squadra?

No, amo fare il DS e ho realizzato il mio sogno quando ho ricevuto la chiamata di Sardara per poter ricoprire questo ruolo importante.

Quali sono gli obiettivi della Dinamo in campionato e in coppa?

L’obiettivo principale è quello di raggiungere subito la giusta chimica e mantenere lo spirito degli ultimi 2 anni. E’ grazie a quello infatti che abbiamo ottenuto questi risultati.

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