Gold, Giornata 1: cadono tutte le big tranne Verona

Home

Una prima giornata di Lega Gold fatta apposta per smentire tutte le previsioni effettuate alla vigilia del campionato: chi si aspettava un immediato segnale delle squadre favorite è rimasto deluso. Torino, Napoli e Forlì cadono tutte anche se, è giusto dirlo, nessuna di loro ha avuto un impegno agevole. Biella, Ferentino e Barcellona sono infatti delle compagini temibili e hanno dimostrato nei primi 40 minuti di stagione di essere in grado di recitare un ruolo di primo piano nella competizione che possa andare oltre a quello di semplici outsider.

Solo la Tezenis Verona ha mantenuto le attese asfaltando, in maniera perentoria, un’orgogliosa Veroli. Le difficoltà estive dei ciociari sono state sotto gli occhi di tutti e, come pronosticato, si sono riflesse anche sul parquet del Palazzetto di Frosinone. Gli scaligeri schiacciano gli avversari per 55 a 78; l’opposizione dei giallorossi dura dieci minuti ma, con un terribile parziale di 24 a 7 nel secondo quarto, la partita si mette subito in discesa per gli ospiti, dove brilla l‘ottimo Monroe, autore di 26 punti. Per Verona nessun altro in doppia cifra ma tutti che portano un minimo contributo. Veroli si aggrappa ai soli Legion e Shaw (19 e 14 punti) e il resto sembra francamente poca roba. Serviranno test con avversarie dagli stessi obiettivi per capire sia le reali possibilità di salvezza dei ciociari, che la vera forza dei veneti.

1233503_818160668205040_3241590341767478719_n
Benjamin Raymond, autore di 22 punti nel derby (http://www.pallacanestrobiella.it/ foto di Stefano Ceretti)

Questi ultimi, intanto, distanziano la loro principale antagonista ossia la Manital Torino. La squadra di Bechi cade infatti nel derby piemontese con Biella con un netto 93 a 73. I 20 punti di scarto sono però nati solamente nell’ultimo periodo grazie al parziale decisivo di 25 a 9. L’Angelico è stata però superiore anche nell’arco di tempo precedente, tenendo sempre il controllo del match e soffrendo il ritorno del grande ex Bechi solo nel terzo quarto. Strepitosa prestazione,  fra i padroni di casa, di Voskuil che sigla la bellezza di 28 punti, ben coadiuvato dall’ottimo Lombardi che, in barba alla sua giovane età, gioca con personalità e ne mette a referto 18. Eccellente anche l’apporto dei due nuovi acquisti più attesi, il giovane play Laquintana, 10 punti e 5 assist, e Benjamin Raymond, straripante sotto canestro con la sua doppia doppia da 22 punti e 10 rimbalzi. Fra i delusi spicca il solito Mancinelli che, con l’assenza di Amoroso, si è dovuto caricare molte delle responsabilità offensive. La sua partita termina con 20 punti e 10 rimbalzi ma non basta, nonostante anche l’ex brindisino Lewis giochi una signora partita con 25 punti a referto e percentuali al tiro ottime. Fra gli altri volti nuovi delude molto Berry ed anche il duo Giachetti-Rosselli non si è messo in mostra nella maniera migliore. Biella ottiene una vittoria che la fa ben sperare in ottica stagionale.

Al Palabarbuto anche andava in scena una sfida interessantissima, dai grandi contenuti cestistici. Di fronte Napoli e Ferentino, due team che si sono rafforzati in maniera ottimale sul mercato e che aspirano senza mezzi termini alla promozione nei quartieri alti del nostro basket. Forse penalizzati dall’infortunio a Traini, la Givova inizia male e termina il primo tempo sotto di 15 lunghezze (30 a 45), prima di iniziare una lenta rimonta che, di fatto, non viene concretizzata. Il punteggio finale recita infatti 69 a 75. Tutti fra i ciociari aspettavano Omar Thomas e quest’ultimo non tradisce attese e speranze con la palma di Mvp frutto di 16 punti, 6 rimbalzi e 6 assist. Una prestazione a tutto tondo nella quale è stato affiancato dal veterano Guarino (16 punti) e dal prezioso Pierich (15 punti). Bene anche il lungo Ghersetti che sfiora la doppia doppia (8 punti e 10 rimbalzi), mentre la giovane coppia Starks- Biligha ancora non convince. Riposo precauzionale per Bucci. Nei partenopei convince alla grande l’americano Brooks che realizza 21 punti. Non convince però l’ex coppia verolana Brkic-Jackson con solo il secondo in grado di andare in doppia cifra, anche se con brutte percentuali nel tiro da fuori. Lo stesso si può dire di Ganeto, mentre Spinelli trova una prestazione sicuramente più ordinata e continua.

img_3173
Alfrie Kelley, tra i migliori in campo per Barcellona

Brutto esordio dell’attesa Forlì che a Barcellona Pozzo Di Gotto cade con un sonoro tonfo. I siciliani si impongono 81 a 58 e, come Biella, fanno la differenza nell’ultimo periodo grazie al parziale di 25 punti a 7. La squadra di casa si conferma molto ben costruita grazie all’apporto ottimo sia degli stranieri Kelley e Sherpherd, che del veterano Garri, che dei giovani Da Ros e Spizzichini. Tutti infatti terminano in doppia cifra, a testimonianza di una prestazione davvero corale. I romagnoli, privi di Antonutti e Brighi, non hanno ancora l’amalgama migliore ma si godono i primi spunti delle loro stelle con Zizic che già domina nel pitturato (15 punti e 11 rimbalzi) e Carraretto preciso al tiro. Anche Becirovic porta a casa un buon bottino di punti, ma tirando col 20% da 2 e col 33% da 2. Male Abbott. Questa sconfitta non pregiudica il progetto di Boccio ma inietta fiducia e consapevolezza nel gruppo di Perdichizzi.

Passando agli incontri meno blasonati è da segnalare la bella sfida di Trapani, dove i padroni di casa danno vita ad un bellissimo match contro Mantova, una delle neopromosse. Una delle poche partite in equilibrio fino alla sirena finale dove a fare la differenza è stata la dinamicità della coppia Baldassarre-Renzi, che segna più della metà dei punti della squadra: 21 per il primo e 20 per il secondo a fronte dell’80 a 74 finale. Ad essi è da aggiungere un’altra prestazione di spessore, ossia quella dell’ex pistoiese Meini che finisce in doppia doppia con 10 punti e 10 assist. Fra i lombardi si distingue Rullo che, grazie alla bellezza di ben 6 triple, chiude a quota 20 punti. Sicuramente ha influito il non utilizzo dello svedese Gaddefors che avrebbe dato più chance ai suoi di espugnare l’ostico Palauriga. Mantova si conferma comunque un’ottima realtà ed è pronta a inserirsi nella lotta per le posizioni che contano davvero.

Brescia-Jesi
Roberto Nelson ha chiuso con 19 punti (http://www.basketbrescialeonessa.it/)

Vittoria preventivata di Brescia ai danni di una commovente Jesi che, nonostante gli infortuni che terranno lontani Rocca e Santiangeli dal parquet per alcuni mesi, lotta in maniera indomita e quasi alla pari contro una squadra decisamente più attrezzata. Gli ospiti chiudono il primo tempo addirittura con la doppia cifra di vantaggio (37-47), ma subiscono il rientro della Leonessa nel secondo tempo col terribile parziale di 26 a 13 nel terzo periodo poi abilmente ampliato nella parte conclusiva del match (82 a 74 l’esito conclusivo). Impatto subito devastante della coppia americana Brownlee-Nelson che chiudono rispettivamente con 26 e 19 punti. Fondamentale anche il contributo del mai domo Cittadini (17 punti e 10 rimbalzi) mentre a deludere le attese è l’ex sassarese Fernandez, che molti auspicano di rivedere al livello di due anni fa. La compagine bresciana ha invece rischiato di cadere ai piedi di Ian Miller, autore di ben 43 punti e in doppia cifra anche per il numero di triple messe a segno (10!). I marchigiani hanno puntato tutto sulla sua vena ma, a fronte dei 3 sopracitati, nemmeno un così largo numero di triple è risultato utile. Miller si dovrà dare da fare ancora, perché con questi gravi infortuni il campionato di Jesi si preannuncia tutt’altro che semplice.

Chiudono i conti le nette vittorie di Casale e Agrigento contro Trieste e Casalpusterlengo, due compagini mai entrate in partita. I piemontesi inaugurano il nuovo corso Ramondino nel migliore dei modi grazie ad uno spaziale primo tempo conclusosi 52 a 27 (79 a 59 il punteggio al termine del match). Capitan Martinoni regna sovrano con 19 punti assieme ad un ottimo Marshall che tira dal campo in maniera egregia e chiude a quota 22. Trieste, che aveva con sé anche l’acquisto dell’ultim’ora Prandin, trova solo un ottimo Tonut, ma da solo può fare ben poco. Nella sfida fra neopromosse i siciliani rifilano ai rivali un netto 87 a 74 con un Pendarvis Williams da 19 punti e 8 rimbalzi, partita equilibrata ma a fare la differenza è il primo quarto, quando Agrigento prende il largo e vola a +11 dopo 10′, Casalpusterlengo insegue poi per tutto il match. Tra le fila degli ospiti Mitchell Poletti chiude con 16 punti e 7 rimbalzi.

Bernardo Cianfrocca

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.