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Houston Bologna, abbiamo un problema

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La Virtus Segafredo Bologna ha terminato la prima settimana di doppio turno di EuroLega della sua storia con una doppia sconfitta. Bene ma non benissimo. Anzi, male, forse malissimo.

Il livello dell’EuroLega è altissimo e perdere 3 partite delle prime 4 potrebbe compromettere e non poco il cammino delle VuNere. Ma il problema principale non sono tanto i risultati, per quelli possono ancora rifarsi. Il problema è lo stato in cui si trova la Virtus. Perdere può capitare, prenderne 30 contro il Partizan Belgrado, fermo a 0 vittorie prime della gara contro i bolognesi, non deve capitare.

 

La preoccupazione di Scariolo

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“Siamo al primo anno di EuroLega dopo tanto tempo. Tutti, da me stesso, alla squadra, ai tifosi alla società, devono capire che l’EuroLega di 15 anni fa non è quella di adesso. Questa è molto più competitiva e fisica. Vogliamo essere nel gruppo di squadre che si giocherà i playoff fino alla fine. Farei fatica a dire 2 squadre che sicuramente saranno fuori, figuriamoci 10. Sarà dura, dobbiamo crescere. La scorsa stagione è stata di attesa per il ritorno in EuroLega e ci siamo riusciti vincendo l’EuroCup. Questa è una medaglia a due facce: una è bella, l’altra è dura, sappiamo che ci sarà da soffrire, e combattere per fare il meglio”.

“Dobbiamo crescere”

Due parole che vogliono dire tanto, tantissimo. Probabilmente la Virtus è molto più indietro di quanto si sarebbe aspettato anche lo stesso Scariolo quest’estate. Mancano degli automatismi fondamentali che altre squadre – vedi l’Alba Berlino o il Maccabi Tel-Aviv – già hanno. Il tema è che queste sono le squadre che i bianconeri devono mettersi alle spalle per poter essere tra le magiche 8. Efes, Barcelona, Milano, Real Madrid e Fenerbahçe sono di un altro livello. La Segafredo deve fare la corsa sugli israeliani, sul Baskonia, sui tedeschi di Berlino e di Monaco di Baviera, sul Monaco. Solo 2 di queste squadre possono stare davanti a lei se vuole disputare la post season contro una delle big.

 

Il calendario: le prossime gare saranno decisive

 

Ora la Virtus Bologna è attesa da un match difficilissimo a Madrid, contro il Real, in cui dovrà provare a fare l’impresa per dare una sterzata a questo momento difficile. Dopo l’impegno complicato in Spagna ci saranno 3 gare in cui i bianconeri dovranno vincere almeno 2 volte: in casa contro l’ASVEL e contro il Valencia. In mezzo c’è la “trasferta” a Milano, contro l’Olimpia, quella che in teoria è in concomitanza con Italia-Spagna a Pesaro. Uscire da queste prossime 4 partite con almeno 2 successi è l’unico modo per non staccarsi già dal “gruppone” là davanti, vista anche la partenza super di Berlino e Baskonia. Il sogno bianconero è ovviamente di riuscire a vincere contro Real ed EA7. Battere due delle favorite per la vittoria finale – di cui una è la rivale italiana – sarebbe davvero un wet dream per come sta oggi la formazione di Scariolo.

 

Siamo già al punto di non ritorno per Bologna?

È vero che siamo solo al 21 ottobre e mancano ancora 30 gare al termine della regular season, ma le prossime 4 sfide potrebbero segnare un punto di non ritorno per la Virtus Bologna. Perdere 3 delle 4 partite potrebbe allontanare i bianconeri in maniera considerevole – anche se non definitiva – dal treno per i Playoff. E questa non è un’opzione che una squadra allenata da Sergio Scariolo e con a roster Milos Teodosic, Daniel Hacket, Marco Belinelli, Jordan Mickey e Tornik’e Shengelia (quando tornerà), può prendere in considerazione.

 

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