Panathinaikos Atene – Maccabi Tel Aviv 81-63
(25-9; 16-16; 15-25; 23-8)
Dopo i primi minuti di studio, con attacchi molto ragionati, tocca a Hezonja spezzare gli equilibri e lanciare il primo break della gara (11-3); Jones prova a dare segnali di reazione, ma dopo il timeout di Kattash, i padroni di casa dilagano con un 12-0 di parziale, con White in testa, che indirizza pesantemente il corso della partita e il tabellone recita 25-9 dopo i primi 10 minuti. I tentativi di reazione israeliani trovano la pronta risposta delle seconde linee ateniesi, che tengono bene il controllo del match, concedendosi la libertà di perdere qualche pallone di troppo (34-21 a metà frazione); tocca poi a Mitoglou tenere a bada gli avversari e all’intervallo il Panathinaikos è ancora totalmente padrone della partita sul 43-30.
Al rientro in campo, il Maccabi ci riprova, affidandosi alla transizione e alle conclusioni veloci delle guardie, ma non basta: il reparto ali dei “greens” (soprattutto Papapetrou) è in serata e limita le arrembanti iniziative degli avversari con conclusioni dal perimetro (54-40 dopo 5′ dall’inizio della ripresa); da qui però gli uomini di Sfariopoulos cambiano marcia: la pressione a tutto campo e i crescenti colpi di Wilbekin riescono a far scendere il distacco sotto la doppia cifra e danno fiducia per un prepotente 15-2 di parziale con cui rimettono in piedi la partita prima del quarto finale sul 58-55. Stavolta la formazione di casa, consapevole del ritorno avversario, mette una faccia diversa in campo e, affermando la sua volontà di vincere, con un immediato 9-0 di parziale con cui riallarga il divario (67-55); i gialloviola provano a rifarsi, ma la troppa fretta e i troppi attacchi in isolamento compromettono le possibilità di rimonta, con il Panathinaikos che muove bene la palla e gestisce fino alla sirena finale con Papapetrou. Finisce 81-63.
PANATHINAIKOS: Papapetrou 20, White 15, Hezonja 12, Mitoglou 12
MACCABI: Wilbekin 14
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