Virtus Roma

Il miglior quintetto di sempre della Virtus Roma

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Non è mai semplice scegliere il miglior quintetto All-Time di un club. Lo è ancora meno se il club in questione è praticamente sparito dopo circa 70 anni di storia e i ricordi vanno a toccare nervi ancora scoperti in chi l’ha amata. Nata verso la fine degli anni ’50 con il nome di Pallacanestro Virtus Roma e dopo essersi fusa con il Banco Roma negli anni ’70, la Virtus Roma ora appartiene al passato, dopo essersi ritirata dal campionato nel 2020. Un passato, però, decisamente glorioso, difficile da dimenticare per i tanti tifosi della Capitale, appassionati di palla a spicchi.

Abbiamo quindi provato a stilare un quintetto All-Time dei giocatori simbolo di epoche tramontate ma che per talento e cuore sono rimasti indelebili. Una menzione speciale va a chi probabilmente un posto tra questi l’avrebbe occupato: Davide Ancillotto, giovane promessa giallorossa, andata via a soli 23 anni in seguito a un malore.

 

Larry Wright

Ingaggiato da quello che era il Banco Roma, il “folletto nero” fu uno dei protagonisti nella conquista dell’unico scudetto della società (’82-’83) e della Coppa dei Campioni ’84. Dopo sei stagioni in NBA (tra Bullets e Pistons) e un anello, lo statunitense classe ’54 arriva a Roma, risultando subito un acquisto strepitoso. La squadra guidata da coach Bianchini raggiunge le vette più alte della sua storia proprio grazie alla rapidità e al talento offensivo del giocatore della Louisiana che si guadagna il soprannome di “folletto nero”.

David Hawkins

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Un grande esperto del nostro campionato che a 22 anni arriva in Italia (2004): Hawkins firma con la Virtus Roma nell’aprile 2005 a supporto della squadra che arriva a disputare la semifinale scudetto (persa contro la Effe). La guardia dal fisico esplosivo e dalla testa calda, alterna momenti sottotono a prestazioni da indomito “falco”, come viene chiamato a Roma. Nella stagione ’07-’08 si mette in mostra in Eurolega, trascina la Virtus in finale contro la storica rivale Montepaschi Siena e, dopo tre stagioni, saluta Roma per approdare a Milano. Il suo legame con la Capitale resterà talmente forte che, a fine carriera, nel gennaio ’18, annuncia la firma con la Fortitudo Roma, militante in C Silver.

Dejan Bodiroga

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Lo inseriamo nello spot di ala piccola ma potrebbe realmente ricoprire ogni ruolo perché “il divino” Dejan Bodiroga è stato uno dei giocatori più completi d’Europa tra gli anni ’90 e 2000. Nel 2005 l’allora Lottomatica Roma scommette su un giocatore vincente, un cavallo di razza, un chiaro segnale di rilancio della dirigenza Toti, dopo la sconfitta in semifinale contro i futuri campioni d’Italia della Fortitudo. Il serbo torna in Italia dopo Milano e Trieste e dopo aver vinto tanto con il Barcellona e con la sua Jugoslavia. Quella della Virtus Roma sarà la sua ultima maglia indossata da giocatore, regalando ai tifosi giallorossi due stagioni stupende. Il 7 giugno 2007 (gara 4 di semifinale persa contro Siena) sarà l’addio al campo del campione “divino” a cui il pubblico virtussino tributerà una standing ovation di 30′.

Gigi Datome

Italian sharpshooter Luigi Datome announces Detroit Pistons plan to sign him to two-year deal - mlive.com

Con la maglia della Virtus Roma, l’Azzurro Gigione vede la sua definitiva consacrazione. Arrivato nella Capitale dopo le giovanili a Siena e il prestito biennale a Scafati, il 22enne Datome deve faticare per ritagliarsi il giusto spazio, nonostante il suo micidiale tiro da dietro l’arco. L’apice arriva nella stagione 2012-2013, diventando capitano dopo lo storico Tonolli e trascinando in finale scudetto la Virtus ancora contro Siena, insieme ai vari  Gani Lawal, Jordan Taylor, Bobby Jones e Phil Goss. La finale è vinta da Siena 4-1 ma le prestazioni di Datome sono sempre più in crescita tanto che l’anno dopo si giocherà la carta NBA, restando sempre legato ai colori di Roma.

Gregor Fučka

Lui è l’ “airone” sloveno, naturalizzato italiano, che per tante stagioni ha fatto sognare il basket azzurro e, nella storica stagione 2007-’08, si è fatto amare dai tifosi della Virtus Roma. Ala grande/centro, ambidestro, “moderno” per i tempi grazie alla sua mobilità ma al tempo stesso “classico” nel suo gioco elegante che gli valse l’appellativo di “airone”. Fortemente voluto a Roma dall’amico Bodiroga che era passato dietro la scrivania, l’ex nazionale italiana entra nei meccanismi della squadra di Repeša sia in campionato che in Eurolega e torna a giocare la finale scudetto.

 

Ale Tonolli (bonus)

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In queste righe nostalgiche non può non essere menzionato chi per 20 anni ha indossato la stessa casacca, lottando con cuore e corpo su ogni pallone. Ale Tonolli, arrivato a Roma nel 1994 a 20 anni, è stato IL CAPITANO dal 2000 fino al ritiro nel 2014. Dotato di enorme spirito di sacrificio e ottime doti difensive, oltre a essere pericoloso anche in fase offensive, Tonolli ha visto ruotare intorno a sé 20 squadre differenti, con diversi allenatori, che però hanno sempre trovato in lui un baluardo dei colori giallorossi. Oggi Ale Tonolli è allenatore in C Gold della Virtus Roma 1960, società nata nel 2021, ed è stato intervistato da noi non molto tempo fa.

Alessandra Fanella

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