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Italbasket, Pozzecco ci ha fatto capire chi saranno i 12 a Manila?

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Ieri sera è terminato il Torneo dell’Acropoli dove l’Italbasket di Gianmarco Pozzecco ne è uscita da vincitrice, battendo i padroni di casa della Grecia e di misura la Serbia l’altro ieri.

Nella due-giorni greca probabilmente Pozzecco ci ha fatto capire chi saranno i 12 che saranno alla FIBA World Cup. I dubbi erano tra Luca Severini, Guglielmo Caruso e Momo Diouf, con Tomas Woldentensae molto dietro rispetto agli altri 3. Le due gare ad OAKA hanno confermato l’intenzione di tagliare il giocatore di Varese, mentre probabilmente sono cambiate le gerarchie tra i lunghi.

Caruso ha giocato 0 minuti ad Atene contro la Serbia e la Grecia e quindi questo probabilmente ci fa capire che il Poz non lo convocherà per Manila. Sicuramente non convocherà Woldentensae che non ha quasi mai visto il campo durante questa convocazione.

Severini è stata la sorpresa di Atene, ma neanche tanto, perché il Poz ha sempre creduto nel giocare di Tortona e l’ha sempre buttato in campo. Poi comunque ha 27 anni, è vero che non ha esperienza internazionale, ma è un giocatore maturo e, soprattutto, è il sostituto naturale di Nicolò Melli per il modo in cui gioca (non per il valore assoluto, naturalmente).

E il dodicesimo? Caruso o Diouf. L’ex Reggio Emilia un po’, anche se poco, il campo l’ha visto al Torneo dell’Acropoli e aveva sorpreso tutti a Trento. Probabilmente per il modo in cui vuole far giocare l’Italbasket Pozzecco è più funzionale Diouf perché ti permette di correre il campo con grande velocità, può giocare in due posizioni ed è un ottimo difensore. Magari non ha la tecnica, la pulizia, di Caruso, ma il suo gioco “sporco” è – forse – quello di cui abbiamo bisogno per qualche minuto durante le partite asiatiche.

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