La “squadra delle meraviglie” è sempre più al completo; anche il capitolo coaching staff ora è archiviato.
Dopo la recente firma di Marion, il veterano che serviva per completare il già ultra-competitivo roster dei Cavs, la squadra allenata da Blatt aveva urgente bisogno di definire lo staff a supporto dello stesso per potersi allenare con serenità. E’ ormai chiara l’idea della dirigenza della franchigia dell’Ohio: creare una squadra stellare che possa vincere subito, per questo ogni singolo tassello deve essere di altissima qualità. Dopo essersi assicurati il miglior giocatore di basket del mondo e il miglior allenatore d’Europa, anche lo staff – troppo spesso ignorato da media e tifosi – necessita di una certa qualità.
Chi si aspettava l’importazione di “fedelissimi” di Blatt dall’Europa, però, era già stato deluso nei giorni scorsi, quando tra i vari nomi dei candidati chiamati ad entrare a far parte dello staff dei Cavaliers non figurava alcun nome “europeo“. Era risaputo che due dei quattro posti da assistente sarebbero stati affidati ad uomini già nel giro dell’organizzazione dell’Ohio (Boylan e Brielmaler, entrambi presenti la scorsa stagione), ma restavano da definire le ultime due posizioni vacanti.
Con una geniale intuizione di marketing (e non solo sportiva), il GM dei Cavaliers ha ingaggiato Larry Drew, l’anno scorso capo-allenatore della rovinosa Milwaukee e James Posey, ex giocatore di basket. Posey, che l’hanno scorso è stato assistente allenatore del Canton Charge, squadra di D-League, fa così il primo vero salto di qualità nella sua nuova carriera dopo aver appeso le scarpe al chiodo nel 2011, con due anelli in bacheca con Heat e Celtics.
Se non bastavano LeBron, Irving, Love e Blatt, ora i Cavaliers possono davvero considerarsi a tutti gli effetti tra le favorite: quale altro team è in grado di ingaggiare nel coaching-staff un ex capo-allenatore e un detentore di grande esperienza e di due titoli NBA?
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