Qualche settimana fa il processo che vede protagoniste Vanessa Bryant e la Contea di Los Angeles aveva ricevuto una svolta. Il giudice aveva deciso che la vedova di Kobe non avrebbe dovuto sostenere una perizia psichiatrica come richiesto dalla difesa, che voleva dimostrare come la donna fosse mentalmente scossa dalla tragedia e non dal fatto che le foto dell’incidente fossero diffuse illegalmente da alcuni agenti.
Ora ci sono ulteriori novità, che vanno però a favore della Contea. Come riportato da USA Today, il giudice Charles Eick ha deliberato che Vanessa dovrà fornire i registri di tutte le sedute private a partire dal gennaio 2017, ovvero 3 anni prima dell’incidente che uccise Kobe Bryant nel gennaio 2020.
“Questa richiesta dovrebbe essere vista per quello che è: un tentativo di bullizzare la signora Bryant, cercando di farle ritirare la causa per evitare che le sue sedute private siano brandite in un processo e riportate dai media” ha dichiarato Mari Saigal, legale di Vanessa.
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