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Le maglie NBA di Natale, ordinate dalla peggiore alla migliore

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Fino a qualche anno fa, la NBA aveva preso l’abitudine di produrre delle maglie speciali per Natale. Il Christmas Day NBA è da decenni una delle date più importanti, se non la più importante, della stagione regolare. Per celebrarla, in collaborazione con l’allora sponsor tecnico Adidas, venivano ideate delle maglie natalizie che spesso, di natalizio, non avevano però molto. Generalmente erano comunque molto apprezzate, sia dai giocatori che dai fans. Dal 2017, primo anno di Nike come sponsor, questa “tradizione” ha avuto la sua fine, lasciando invece spazio alle varie Edition delle attuali divise NBA, in primis le City Edition, che cambiano ogni anno.

Nel Natale 2019, LeBron James supplicava Nike di riportare in NBA le maglie a tema natalizio. La multinazionale americana però non ha mai pianificato qualcosa di simile e, anche quest’anno, le 10 squadre impegnate nel Christmas Day giocheranno con le loro normali divise (ammesso che giocheranno, visti i tanti contagi di Covid-19 e lo spettro rinvio su alcune gare).

Le maglie di Adidas di Natale sono state utilizzate dal 2012 al 2016 (anche a voi sembrava di più?), e sono cambiate da un anno all’altro tranne che tra 2015 e 2016. In questa Top 4 quindi abbiamo deciso di ordinarle dalla migliore alla peggiore, sperando in cuor nostro, come fatto da LeBron, che questa tradizione prima o poi ritorni. Diciamoci la verità, rendevano il Christmas Day ancora più speciale.

 

4) Stagione 2013-14

Vi ricordate quando Adidas aveva il chiodo fisso di produrre e rendere popolari delle maglie NBA con le maniche? L’idea non era piaciuta praticamente a nessuno, nemmeno ai giocatori, ma per più stagioni ogni squadra aveva avuto una delle proprie divise fatte a T-Shirt. Ovviamente ebbero la loro “spinta” anche per il Christmas Day. Con risultati estetici pessimi.

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Non è stato però comunque tutto da buttare. Il Christmas Day 2013 ci ha comunque regalato uno degli spot NBA più belli di sempre. Quello del Jingle Bells suonato coi canestri di Curry, Durant, James, Nash, Harden e Rose.

 

3) Stagione 2014-15

La stagione successiva si tornò alle “classiche” divise senza maniche. Le T-Shirt rimasero nel parco maglie NBA ancora per un paio di stagioni, tanto da diventare quelle con cui LeBron James regalò ai Cleveland Cavaliers il loro primo titolo della storia nel 2016. Adidas nel Christmas Day 2016 decise di provare qualcosa di rivoluzionario, che probabilmente nella sua idea avrebbe potuto incrementare di molto le vendite delle maglie speciali. Al posto dei cognomi, sulle divise natalizie vennero scritti i nomi dei vari giocatori. Avevamo quindi un LeBron, tornato quell’anno a Cleveland, con scritto proprio “LeBron” sulla schiena, o un Duncan con il nome “Tim”, o ancora Curry con “Steph”. Ci siamo capiti, insomma.

Il risultato fu un po’ meh, soprattutto perché il vero problema era il fronte della maglia. Il logo di ogni squadra venne rimpicciolito e posizionato sul petto delle divise, dando la parvenza che fossero quasi delle canottiere da allenamento, più che delle vere e proprie maglie.

Diciamo che quelle del Christmas Day 2014 erano la versione sfigata delle maglie utilizzate quasi un anno prima, a gennaio 2014, in una partita tra Miami e Brooklyn. In quell’occasione sulla schiena delle normali divise vennero stampati i nickname dei giocatori. Perché vedere scritto “LeBron” invece di “James” è bello, ma vuoi mettere con “King James”? Oppure “Big Ticket” sulla schiena di Kevin Garnett, o “The Truth” su quella di Paul Pierce. Quella fu un’idea originale, che sinceramente potrebbe essere riproposta oggi. Invece, dopo quella gara tra Heat e Nets al Barclays Center, le maglie coi soprannomi finirono in soffitta.

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2) Stagione 2012-13

Quelle del Christmas Day 2012 furono le prime divise natalizie mai viste e, a giudicare da quello che è venuto dopo, fu subito un buon prodotto. Adidas optò per la semplicità, che spesso può essere la carta vincente. Vennero realizzate maglie unicolor per tutte le squadre impegnate a Natale: scritta e divisa avevano dunque lo stesso colore. Nell’esempio in foto, i Lakers erano in total white, i Knicks in total orange.

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1)  Stagione 2015-16 e 2016-17

Come anticipato in apertura di questo articolo, tra 2015 e 2016 Adidas non si sforzò particolarmente e ripropose lo stesso design in entrambi i Natale. Per fortuna furono maglie azzeccatissime, che finalmente avevano qualcosa di natalizio: il font. Le divise erano realizzate con i colori tematici di ogni squadra e appunto il nome della franchigia sul petto con un carattere tutto nuovo, una specie di corsivo che dava proprio un senso di festività natalizie.

Al dolce ricordo di quelle maglie contribuì probabilmente la sfida di Natale tra Warriors e Cavaliers del 2016, pochi mesi dopo le leggendarie Finals che videro Cleveland trionfare in Gara-7. Da molti è considerata la miglior partita NBA mai giocata il giorno nel Christmas Day, con Kyrie Irving che ancora una volta consegnò la vittoria a Cleveland con un canestro in allontanamento “dei suoi” in faccia a Klay Thompson.

Francesco Manzi

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