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Le migliori 10 prestazioni individuali di sempre nel basket alle Olimpiadi

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I giochi olimpici di Tokyo 2020 sono da poco iniziati, ma hanno già regalato le prime emozioni. Luka Doncic, all’esordio olimpico della nazionale slovena, ha segnato 48 punti, seconda miglior prova realizzativa della storia olimpica. In vista dei prossimi incontri che di sicuro offriranno ulteriori spunti di discussione, abbiamo deciso di dedicare BU Rewind alle Olimpiadi e abbiamo stilato una classifica delle migliori prestazioni individuali nel basket della storia dei giochi.

 

10) Charles Barkley, USA vs. Brasile 127-83, fase a gironi, Barcellona 1992

Statistiche personali: 30 punti, 8 rimbalzi, 1 assist, 4 recuperi, 1 stoppata, 83.3% dal campo

Il Dream Team doveva essere la squadra di Michael Jordan, Magic Johnson e Larry Bird. In Spagna, però, fu molto più spesso il team di Charles Barkley, che bullizzò gli avversari regolarmente, approfittando della propria supremazia fisica. In particolare contro il Brasile Chuck giocò la sua migliore partita, terminando l’incontro con 30 punti (10/12 al tiro) e 8 rimbalzi, ma soprattutto limitando lo storico Oscar Schmidt (vedi sotto) a un misero 2-10 dal campo quando marcato dall’allora stella dei 76ers.

9) Patty Mills, Australia vs. Gran Bretagna 67-62, fase a gironi, Londra 2012

Statistiche personali: 39 punti, 5 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero, 63.6% dal campo

Il jolly offensivo dei San Antonio Spurs a Londra dimostrò tutto il proprio talento guidando la nazionale australiana ai quarti di finale, dove si dovettero arrendere alla corazzata degli Stati Uniti, troppo forti per i giovani Boomers. Nonostante l’eliminazione, Mills tornò da Londra con il titolo di miglior marcatore del torneo e i suoi 39 punti (14/22 al tiro, con 5/7 da tre) contro la Gran Bretagna rimangono tutt’oggi una delle migliori prestazioni del basket olimpico.

 

8) LeBron James, USA vs. Australia 119-86, quarti di finale, Londra 2012

Statistiche personali: 11 punti, 14 rimbalzi, 12 assist, 1 recupero, 42.9% dal campo

Proprio nei quarti di finale contro l’Australia di Mills, a Londra LeBron James scrisse il proprio nome nella storia del basket olimpico a stelle e strisce: con 11 punti, 14 rimbalzi e 12 assist, il King manifestò tutta la propria superiorità. Onnipresente e onnipotente contro i Boomers, James fece registrare la prima (ed unica, almeno per ora) tripla doppia della storia del team USA.

 

7) Andres Nocioni, Argentina vs. Brasile 111-107, fase a gironi, Rio 2016

Statistiche personali: 37 punti, 11 rimbalzi, 1 recupero, 57.9% dal campo

Immaginate sconfiggere gli avversari storici, in casa loro, nell’olimpiade organizzata nella loro città più iconica. Immaginate farlo da miglior marcatore, con 37 punti a 37 anni e al termine di una gara combattutissima, finita dopo due tempi supplementari. Il valore simbolico della prestazione di Andres Nocioni contro il Brasile a Rio 2016 è il perfetto canto del cigno dell’ex-Bulls e Kings, che a Rio giocò la sua ultima partita per la nazionale, con il solito orgoglio della “generacion dorada” che ha reso grande la pallacanestro argentina.

 

6) Carmelo Anthony, USA vs. Nigeria 156-73, fase a gironi, Londra 2012

Statistiche personali: 37 punti, 4 rimbalzi, 1 assist, 1 recupero, 81.1% dal campo

A Londra la nazionale degli Stati Uniti venne paragonata al Dream Team del 1992 perché in grado di schierare giocatori del calibro di LeBron James, Kobe Bryant, Kevin Durant, Chris Paul e chi più ne ha più ne metta. Paradossalmente, quando una squadra ha così tanto talento a disposizione è più difficile mettere in risalto le qualità individuali. Sicuramente ci riuscì Carmelo Anthony contro la Nigeria, in una partita in cui l’ex-Denver e New York segnò 37 punti con un incredibile 10/12 da tre, a conferma di quanto Melo, si sentisse a proprio agio con l’arco dei 6.75 metri.

 

5) Yao Ming, China vs. Nuova Zelanda 69-62, fase a gironi, Atene 2004

Statistiche personali: 39 punti, 13 rimbalzi, 75% dal campo

Per anni Yao Ming è stato il principale responsabile delle sporadiche vittorie della nazionale cinese di pallacanestro. Ad Atene, nel 2004, la Cina si qualificò tra le prime otto, frutto di due vittorie nella fase a gironi del torneo, e mai come in occasione del secondo match vinto contro la Nuova Zelanda Yao Ming dimostrò la sua importanza per i dragoni. Il gigantesco centro dei Rockets dominò nel pitturato, segnando ben 39 dei 69 punti di squadra, conditi da 13 rimbalzi; una prestazione per gli annali.

 

4) Eddie Palubinskas, Australia vs. Messico 120-117, fase a gironi, Montreal 1976

Statistiche personali: 48 punti, 2 rimbalzi, 6 assist (recuperi, stoppate e percentuali non disponibili)

Sembra strano affermare che i 39 punti di Patty Mills a Londra non siano la miglior prestazione olimpica di un giocatore australiano di basket. Eppure, durante le olimpiadi di Montreal 1976, quattro anni dopo il suo esordio alle maledette olimpiadi di Monaco, Eddie Palubinskas confermò di essere un vero e proprio pioniere del basket “down-under”. Primo australiano a giocare in NCAA e secondo australiano in assoluto ad essere draftato in NBA (senza mai giocarci, tuttavia), Palubinskas realizzò 48 (!) punti e 6 assist in 41 minuti contro il Messico. La partita della fase a gironi non fu un exploit, dato che Palubinskas si portò a casa il premio di miglior marcatore del torneo.

 

3) Luka Doncic, Slovenia vs. Argentina 118-100, fase a gironi, Tokyo 2020

Statistiche personali: 48 punti, 11 rimbalzi, 5 assist, 3 stoppate, 62.1% dal campo

La prima partita in assoluto della nazionale slovena alle Olimpiadi è stata, automaticamente, anche la prima prestazione olimpica di Luka Doncic. Il prodigio dei Dallas Mavericks, già principale artefice della qualificazione del piccolo stato balcanico al torneo preolimpico di Kaunas, ha guidato la sua nazionale ad un successo inaspettato contro una nazionale esperta e ben rodata come l’Argentina. I suoi 48 punti, frutto di un incredibile 18/29 dal campo in appena 31 minuti, permettono a Doncic di condividere proprio con l’australiano Palubinskas il secondo posto della classifica dei migliori marcatori olimpici in una singola partita. Essendo stata solo la partita d’esordio della Slovenia a Tokyo, chissà che Wonderboy non ci costringa ad aggiornare l’articolo tra qualche giorno…

 

2) Oscar Schmidt, Brasile vs. Spagna 110-118, fase a gironi, Seoul 1988

Statistiche personali: 55 punti, 5 rimbalzi, 4 assist, 3 recuperi, 1 stoppata, 60.7% dal campo

Oscar Schmidt è il protagonista indiscusso di questa classifica. La sua prestazione storica contro la Spagna alle olimpiadi di Seoul nel 1988 è rimasta nella storia e rimane ad oggi la miglior prova realizzativa di un giocatore di pallacanestro in una partita singola, nonostante le insidie di Doncic. Schmidt, che l’anno precedente aveva sconfitto gli Stati Uniti ai giochi panamericani di Indianapolis con una prestazione da 46 punti, si ripeté con un losing effort da 55 punti nella fase a gironi contro la Spagna. In questa storica partita, il brasiliano si prese 28 conclusioni, segnandone 17 (60.7%), a cui vanno comunque aggiunti 5 rimbalzi, 4 assist, altrettanti recuperi e sole 3 palle perse. Una prestazione irripetibile? Quasi…

 

1) Oscar Schmidt, Brasile vs. URSS 105-110, quarti di finale, Seoul 1988

Statistiche personali: 46 punti, 5 rimbalzi, 2 assist, 2 recuperi, 52.2% dal campo

schmidt

Qualche giorno dopo, infatti, nei quarti di finale contro l’Unione Sovietica, Schmidt si caricò di nuovo la propria nazionale sulle spalle. L’asso brasiliano segnò nuovamente 46 punti, anche questa volta accompagnati da 5 rimbalzi, 2 assist e 2 recuperi, che resero l’eliminazione dei verdeoro per 105-110 ancora più amara. Il peso specifico di questa prestazione può essere considerato superiore ai 55 punti della partita contro la Spagna, perché realizzati in una partita da dentro o fuori e quindi con tanta pressione sulle spalle. Gli sforzi di Schmidt non furono sufficienti a permettere al Brasile di giocarsi una medaglia quell’anno, ma l’ex-Caserta e Pavia poté almeno consolarsi con il titolo di miglior marcatore del torneo.

Niccolò Armandola

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