LeBron James è di nuovo al centro dell’attenzione, ma questa volta non per una prestazione sul parquet. A portarlo sotto i riflettori è una causa civile intentata da un suo tifoso, Andrew Garcia, che sostiene di essere stato tratto in inganno dal misterioso annuncio “The Second Decision”.
Tutto è iniziato quando LeBron ha annunciato, lunedì sera, che stava per rivelare una “grande decisione” — un richiamo evidente al celebre speciale televisivo del 2010, “The Decision”, in cui annunciò il passaggio dai Cleveland Cavaliers ai Miami Heat. I fans, naturalmente, hanno iniziato a fantasticare: stava forse per ritirarsi? Si trattava di un addio al basket o di un nuovo capitolo?
Garcia, 29 anni, tifoso dei Lakers da sempre, non ha avuto dubbi: per lui, quello era l’addio. Convinto che si trattasse dell’ultima stagione di LeBron in NBA, ha deciso di comprare due biglietti per la partita del 31 marzo 2026 contro i Cleveland Cavaliers, spendendo oltre 860 dollari in totale. Poi, la rivelazione: “The Second Decision” non era affatto un annuncio sportivo, ma una campagna pubblicitaria per Hennessy, il brand di cognac di cui LeBron è testimonial. Niente ritiro, niente addio, solo marketing.
Deluso, Garcia ha deciso di portare il quattro volte campione NBA in tribunale. Nella sua denuncia, presentata alla small claims court di Los Angeles, accusa LeBron di frode e rappresentazione ingannevole, chiedendo il rimborso dei soldi spesi per i biglietti. “Non li avrei mai comprati se avessi saputo che non si stava ritirando. Mi sono sentito preso in giro”, ha dichiarato a TMZ.
Una trovata geniale o un passo falso?
La campagna di LeBron era chiaramente studiata per creare suspense — e in questo senso ha funzionato perfettamente visto che per 24 ore non si è parlato d’altro. Il problema, secondo alcuni, è che abbia giocato troppo con le emozioni del pubblico. Quando un atleta come LeBron, icona globale e punto di riferimento per milioni di persone, lascia intendere che sta per fare “una grande scelta”, è naturale che molti lo prendano alla lettera. Anche per questo i prezzi dei biglietti per la partita contro gli Utah Jazz, l’ultima casalinga della stagione 2025-26 dei Lakers, erano schizzati alle stelle.
Se dovessimo valutare solo la mossa di marketing, non si può in ogni caso definirlo un passo falso, quanto una iniziativa piuttosto efficace.