Eurotalents: Mario Nakic, il futuro madrileno dopo Doncic

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24 Maggio 2018, Gran Canaria Arena: siamo alla fine della regular season e il Real Madrid ha già la testa ai playoff della ACB come dimostra l’ampio turnover disposto da coach Laso, che lascia a riposo giocatori come Trey Thompkins e Facundo Campazzo, ma soprattutto la stella ormai esplosa Luka Doncic. Nella partita contro l’Herbalife vedono il campo per tanti minuti giocatori rimasti ai margini della grande cavalcata stagionale quali Santiago Yusta, Dino Radoncic e il rampante Melwin Pantzar; ma c’è un giocatore per il quale “la partita delle seconde linee” madrilene rappresenta anche la sua prima volta. Siamo nel terzo quarto, punteggio 64-60: Rudy Fernandez penetra attirando il raddoppio difensivo a centro area e scarica fuori per Reyes che prova a piazzare il tiro dalla media. La palla scheggia il ferro, ma c’è il n.13 del Real completamente dimenticato dalla difesa sul tagliafuori: in mezzo alle maglie gialle, non si fa pregare, si alza e appoggia il tap-in a canestro. Due punti. Sarà il suo unico canestro nella sconfitta fuori casa in cui gioca 6’ e mezzo.

Due anni dopo Luka Doncic, un altro slavo promettente prova a giocarsi le sue carte con la camiseta blanca e da molti scout internazionali è considerato la prima scelta per succedere al ruolo di “giovane promessa” lasciato libero del n.7 sloveno: trattasi di Mario Nakic,  guardia tiratrice serba classe 2001.

Andiamo ad analizzare nel dettaglio cosa ci propone questo giocatore e cosa può dare a una cantera che sta facendo un investimento molto importante per il proprio futuro.

FISICO: 201 cm per circa 87 kg. Possiede una buona struttura fisica per massa muscolare e coordinazione dei distretti corporei. Non un atleta particolarmente reattivo o esplosivo (anche sul primo passo), ma con molta mobilità a cui aggiunge equilibrio, lateralità e controllo del corpo ben sviluppati; a questo si aggiunge un eccellente uso del piede perno nelle situazioni vicino al ferro dove riesce a far saltare l’avversario per poi allungare il passo e tirare. Le possibilità di crescita ci sono il punto più intrigante: ci sono ancora margini di per poter raggiungere i 205 e diventare una SF di prima fascia, quindi il compito più importante spetterà allo staff madrileno nel monitorare costantemente la crescita, non solo in termini di centimetri.

TECNICA: possiede un buon controllo di palla nel suo ruolo e buone capacità di palleggio che gli consentono spesso anche di agire come una PG sfruttando il blocco per battere l’avversario, oltre a un notevole uso del cambio di mano; a questo si aggiungono una capacità di passaggio interessante soprattutto quando riesce a muovere la difesa nel raddoppio sulle penetrazioni. Passiamo ora al tiro, una delle armi più efficaci e difficili da marcare per il suo ruolo: meccanica ottimamente eseguita con annesso rilascio, che produce una buona parabola di tiro; l’efficienza del gesto spazia anche a lungo raggio, ma soprattutto dal palleggio dove la velocità di esecuzione e le percentuali lo rendono molto pericoloso. Come rimbalzista è un giocatore solido: grazie all’uso delle sue leve è un valore aggiunto, ma ciò che effettivamente lo distingue è la sua mobilità e la reattività che gli permette di sfuggire al tagliafuori per garantire il possesso alla squadra, compensando così la sua mancanza in elevazione. La stoppata funziona solo con avversari piccoli.

ATTACCO: realizzatore tremendamente efficiente con una versatilità di soluzioni difficile da difendere per i giocatori di pari età. Partiamo dalle situazioni di uno-contro-uno: come già accennato, non possiede un primo passo esplosivo ma sfrutta bene l’uso del blocco per poter attaccare deciso in penetrazione, arrestarsi e tirare oppure sfruttare il mismatch dovuto al cambio sul blocco; non predilige particolarmente l’isolamento e questo è visto come una scelta a doppio taglio: da un lato attaccare la difesa che si chiude in area è una scelta particolarmente azzardata che implica forzature nella soluzione personale, dall’altro permette di dare spazi importanti sul perimetro che il serbo riesce a leggere bene grazie a un notevole QI con la palla e a scaricare per il piazzato dei compagni. Bravo a spingere in transizione, con o senza palla, preferisce agire molto più nella gestione della situazione che nel contesto creato dal movimento di palla dei compagni, confidando anche nel suo uso intelligente del pallone. Sarà interessante scoprire il suo impiego in una difesa a zona.

DIFESA: difensore onesto, notevole nelle situazioni lontano dalla palla. Nelle situazioni uno-contro-uno non è particolarmente aggressivo e spesso lascia una linea di penetrazione, però fa un buon uso delle sue leve fisiche per sporcare il pallone o costringere l’attacco a cambiare soluzione; lontano dalla palla però non ha una visione completa per gestire al meglio i movimenti palla-avversario, lasciando libere pericolose linee di passaggio. Un punto notevole però come difensore lo segna alla voce “stealer”: grazie alla sua buona capacità di leggere i passaggi sul cambio di lato, riesce sempre a mettere la mano per favorire il recupero e l’annesso contropiede. In una difesa a zona è bravo a non concedere soluzioni facili nella sua posizione da 3 di competenza. Applicazione del tagliafuori però quasi inesistente. 

PERSONALITA’: giocatore molto maturo per la sua età per comprensione del gioco e lavoro di squadra; è carismatico con alcune doti di leadership, volendo sempre avere la palla in mano per trascinare i compagni verso la vittoria.

Nel complesso abbiamo di fronte un atleta versatile con un futuro brillante ancora da scrivere: se dal punto di vista tecnico e tattico servirà lavorare sulla completa assimilazione dei gesti e la loro applicazione, sarà determinante lo sviluppo fisico e il lavoro atletico per poterlo inquadrare meglio anche in una possibile ottica NBA. Lo ricordiamo che anche il nostro paese ha potuto ammirarne il repertorio nei tornei della Novipiù Cup, vincendo l’MVP del torneo in entrambe le manifestazioni (2016: 14.8 punti, 4.8 rimbalzi, 0.5 assist e 1.5 recuperi a partita; 2017: 17.8 punti, 5 rimbalzi, 2.6 assist e 3.1 recuperi a partita) tra l’altro l’ultimo con il n.7 sulla canotta. Che sia un passaggio di testimone? Occhi aperti!

(HERE’S AVAIABLE ENG VERSION)

Redatto da FEDERICO GAIBOTTI e SIMONE SORANZO

IMMAGINE IN EVIDENZA: euroleague.net

Redazione BasketUniverso

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