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NBA – Bogdan Bogdanovic parla di come il Covid influisca sul sonno

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Quella di quest’anno non è una stagione come tutte le altre. Tra il Covid-19 e tutto ciò che vi ruota intorno, compresa la stagione ristretta, per i giocatori è tutta un’altra vita. Test quotidiani, voli continui, nessun momento di svago: lo stress in questi mesi è alle stelle. Ne ha parlato Bogdan Bogdanovic in un’intervista a The Athletic: il serbo degli Atlanta Hawks si è soffermato in particolare sull’impossibilità di dormire il numero giusto di ore la notte.

La cosa che mette più in difficoltà sono le circostanze nelle quali giochiamo. Rimanere sani mentalmente. Ci sono i back-to-back e dopo hai il tampone la mattina. Non riesci a dormire abbastanza dopo la partita. Dormi tipo 4 ore. Ho avuto tanti infortuni quest’anno, ma quello è normale. Succede a tutti, siamo tutti nella stessa situazione. Spero usciremo da questa pandemia il prima possibile.

Poi Bogdanovic ha approfondito il tema delle poche ore di sonno per i giocatori:

A volte giochiamo i back-to-back e abbiamo il tampone programmato per la mattina dopo. Prendiamo l’aereo la sera e atterriamo all’1. Non dormiamo prima delle 3, perché devi arrivare in hotel, farti una doccia, disfare le valigie e devi aspettare che ti scenda l’adrenalina dopo la partita. Poi hai il tampone alle 9 della mattina, quindi ti devi svegliare alle 8. È una parte dura di questa stagione.

Alcune squadre in queste settimane hanno iniziato a sottoporre i propri giocatori al vaccino anti-Covid, nonostante qualche parere contrario. Nonostante la campagna vaccinale, i tamponi rimangono all’ordine del giorno in NBA e lo saranno per il resto della stagione. La situazione sanitaria della Lega è migliorata post All Star Game, dopo che molte partite erano state rinviate tra gennaio e febbraio a causa dei numerosi contagi tra gli atleti e persone a loro vicine.

Francesco Manzi

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