Siamo a giunti a metà stagione del campionato NBA ed è possibile tracciare un primo bilancio, tra conferme e sorprese. I risultati delle 30 squadre in Western ed Eastern Conference, hanno evidenziato quali sono stati i migliori roster, anche se bisognerà poi confermarsi in primavera, quando si farà sul serio per la conquista dell’anello.
Boston, Cleveland e Oklahoma favoriti
I campioni in carica dei Boston Celtics mirano ad un ambizioso “back to back” ed hanno tutte le carte in regola per riuscirci. I siti di scommesse NBA li danno candidati alla vittoria ed il cammino fino a metà stagione ha tutto sommato confermato le attese. Senza brillare, hanno messo in mostra la grande qualità del team, come attesta la seconda posizione in Eastern Conference.
Alle spalle dei detentori del titolo si piazzano i Cleveland Cavaliers e gli Oklahoma City Thunder.
I Cavs vantano un parziale di 34 vinte e 5 perse, dimostrando di essere la prima antagonista dei Celtics nella corsa all’anello, guidati dalla stella Donovan Mitchell. Poco più indietro troviamo gli Oklahonma City Thunder, un team costruito intorno a Shai Gilgeous-Alexander e Jalen Williams, in vetta nella Western con un tabellino di 33 vinte e 6 perse.
Gli outsider della stagione
Ottima l’annata fino adesso degli Orlando Magic (23 vinte, 18 perse) guidati da coach Jamaal Mosley e degli Houston Rockets (26 vinte, 12 perse) di Ime Udoka. Quarti e secondi in classifica nelle rispettive Conference, non sono da sottovalutare.
Giro di boa positivo anche per i Memphis Grizzlies guidati sul parterre da un eccellente Jaren Jackson jr. Vantano un parziale di 25-15 ed un terzo posto provvisorio nella Western Conference. Altrettanto bene i New York Knicks della stella Karl-Anthony Towns, con un parziale di 26-15 e terza posizione ad est: che sia l’anno buono per tornare ad un successo che manca dal 1973?
Le grandi deluse
I Dallas Mavericks, anche a causa dei tanti infortuni, non hanno confermato le aspettative della vigilia. Tutto però non è ancora perduto, come dimostra il sesto posto in Western Conference, frutto di un parziale di 22-18.
Stagione partita male con l’infortunio di Kawhi Leonard per i Los Angeles Clippers, anche se il parziale migliorabile di 21-17 ed il rientro dello stesso “The Claw”, potrebbe cambiare il rendimento del team nella seconda parte dell’anno.
Infine rientrano nel club dei delusi anche i Milwaukee Bucks, con un rendimento analogo a quello dei Clippers (21-17). Sembrano però in ripresa, come si evince dalla vittoria nella finale di NBA Cup contro Oklahoma di poche settimane fa.
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